DIFFERENZIALI STIPENDIALI E MOLTO ALTRO
Incontro ricco, quello tenutosi oggi al tavolo nazionale. A parte, in un comunicato unitario, vi scriveremo dell’incontro tenutosi con il Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro.
Il tema all’ordine del giorno con INL era l’avvio rapido delle trattative per i nuovi differenziali stipendiali con decorrenza 1° gennaio 2024, come era previsto nell’accordo FRD 2023. Sul punto, l’Amministrazione ha precisato che ci farà avere a breve una bozza di ipotesi, prima del prossimo incontro, fissato per il 6 novembre: considerando i paletti imposti dagli organi di controllo al limite di beneficiari delle progressioni (massimo 50% degli aventi diritto), la proposta prevede passaggi per 3 operatori, 297 assistenti e 536 funzionari, per un totale di 836 posti complessivi, prevedendo un minimo di due anni di anzianità di servizio per poter partecipare alla procedura. Al netto della bozza, la nostra idea è di arrivare a definire immediatamente anche questo accordo, considerando che sarà poi necessario attenderne la certificazione per sottoscriverlo definitivamente e il termine ultimo utile è il 31 dicembre 2024. Abbiamo poi ricordato che c’è una dichiarazione congiunta di intenti, allegata al FRD 2023, con cui ci impegniamo a un nuovo accordo di differenziali stipendiali con decorrenza 1° gennaio 2025 e non possiamo interrompere questo ciclo virtuoso avviato nel 2021.
Riguardo alle procedure per i differenziali stipendiali in corso, con decorrenza 1° gennaio 2023, ci è stato comunicato che la corresponsione delle somme agli assistenti amministrativi – comprensive degli arretrati – dovrebbe avvenire in busta paga dicembre, mentre per i funzionari amministrativi occorrerà più tempo, essendo state presentate diverse richieste di accesso agli atti. A questo proposito, abbiamo evidenziato due questioni: da un lato, sarebbe utile rendere pubblici i dati delle graduatorie, come hanno di recente fatto altri Enti del Comparto (Ministero della Cultura o Ministero dell’Interno, ad es.), in modo da coniugare il rispetto della privacy con le esigenze di trasparenza.
Inoltre, abbiamo chiesto di fare una valutazione sul numero degli ex aequo (attualmente sarebbero 160), non escludendo la possibilità di prevedere uno stanziamento specifico per farli rientrare in quella procedura. Una cosa simile è assolutamente possibile e altrove si è già fatto (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Questo è, peraltro, uno dei frutti velenosi che ci consegna una illogica direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica e del Ministro della Pubblica Amministrazione, che non permette di valorizzare l’età anagrafica dei candidati in caso di parità di punteggio nelle progressioni economiche.
Riguardo alle progressioni verticali in deroga, l’Amministrazione ritiene di poter procedere al loro inquadramento a partire dal 1° dicembre.
Riguardo al FRD 2023, l’Amministrazione ci ha comunicato che, nonostante i loro solleciti, ancora non giungono notizie dagli organi di controllo rispetto alla certificazione ed è questa una cosa che ci preoccupa non poco, considerati i ritardi che ciò determina. Abbiamo quindi chiesto che anche il vertice politico del Ministero del Lavoro intervenga nei loro confronti per rappresentare questo estremo ritardo e chiedere che la certificazione avvenga il più rapidamente possibile.
L’Amministrazione ci ha comunicato che si è conclusa la procedura per i cambi di famiglie professionali e sono arrivate molte domande. Per avere il quadro completo della situazione, abbiamo chiesto di sapere sia il numero complessivo delle domande, sia di conoscere le domande tra le varie famiglie e di sapere anche se saranno accolte tutte, per l’impatto che questo avrà sulla dotazione organica complessiva e dei singoli uffici. Rispetto al concorso per ispettori tecnici, ferma restando la competenza di RIPAM sulla procedura, l’INL dovrebbe procedere a indicare i nominativi dei membri di commissione ma l’Amministrazione si è detta fiduciosa che per gennaio possano tenersi le prove del concorso.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL
Matteo Ariano