Manovra: Fp Cgil, ‘dirigenti sanitari ancora discriminati’

24 Ottobre 2024
La prossima legge di bilancio penalizza i dirigenti sanitari per la sperequazione del finanziamento dell’indennità di specificità tra Medici e Dirigenti sanitari, ma il ministro Schillaci promette che correggerà l’errore: “dalla lettura del testo bollinato si legge nell’art. 62 che il governo finanzia in maniera sperequativa le indennità di specificità dei dirigenti sanitari rispetto ai dirigenti medici e veterinari. Ci aspettavamo dal governo un intervento che riducesse l’attuale forbice retributiva dei professionisti che appartengono alla stessa area contrattuale e che concorrono in egual maniera alla tutela della salute di tutte e tutti”.
E’ quanto si legge in una nota del coordinamento nazionale Dirigenti Sanitari della Fp Cgil.
“Invece nella legge sembrerebbe che il governo addirittura aumenti di un ulteriore 31% il gap già esistente, sperequando fra professionisti che nella loro totalità e interprofessionalità salvaguardano il diritto alla salute costituzionalmente garantito. Abbiamo manifestato la nostra indignazione al ministro – si legge ancora – chiedendogli un intervento immediato per correggere questa discriminazione. Il ministro ci ha assicurato che si tratta di un refuso e che i 375 milioni di euro dall’anno 2026 sono da intendersi non esclusivamente per finanziare l’aumento dell’indennità di specificità dei medici e veterinari, bensì anche per tutti i dirigenti sanitari, senza distinzione. Vigileremo affinché si realizzi la correzione del refuso che la Fp Cgil ha sollecitato al tavolo con il Ministro, altrimenti siamo pronti a mobilitarci fino allo sciopero”.
“Rimane inoltre del tutto senza risposta – conclude il coordinamento nazionale Dirigenti Sanitari Fp Cgil – la criticità che ancora una volta questa legge di bilancio non risolve in merito al mancato finanziamento delle  specializzazioni dei Veterinari, degli Psicologi, dei Fisici, dei Chimici, dei Farmacisti e dei Biologi, che, rispetto ai colleghi medici, continuano così a dover pagare di tasca propria la loro formazione specialistica. Si tratta di circa 2 mila contratti in più che peraltro si finanziano da soli a fronte dei 5 mila contratti delle specializzazioni dei medici che ogni anno rimangono vacanti. Tutto ciò è intollerabile! Chiediamo al governo un intervento che restituisca equità di trattamento e quindi dignità anche a tutti i veterinari e  professionisti sanitari in formazione. Nelle prossime ore valuteremo tutte le iniziative utili a sanare queste iniquità”.
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