INPS – Famiglie e profili: la matrioska delle professionalità

24 Ottobre 2024

Si è tenuta, nel pomeriggio di ieri, la seconda riunione dell’OPI (Organismo paritetico per l’innovazione) con all’ordine del giorno il “modello di gestione e approvvigionamento delle risorse umane basato su fabbisogni prioritari o emergenti e profili professionali articolati per competenze”.

In apertura dei lavori l’Amministrazione ha presentato le famiglie professionali allocate all’interno dei 6 ambiti di competenza (si segnala, finalmente, l’aggiunta della vigilanza ispettiva), come da Accordo a Stralcio in materia di Famiglie Professionali sottoscritto lo scorso 11 dicembre.

Si tratta di 11 gruppi (1 per le elevate professionalità del nuovo ordinamento, 1 per gli ispettori di vigilanza, 2 ciascuno per il personale tecnico, sanitario e informatico e 3 per il personale di progettazione, erogazione e controllo dei servizi) da cui scaturiranno 15 profili professionali, ossia macro-contenitori destinati ad accogliere al proprio interno competenze omogenee rispetto alle attività esercitate.

Nel nostro intervento abbiamo evidenziato come la caratura ambiziosa del progetto necessiti di una collaborazione continua con le organizzazioni sindacali ed è difficile fornire un contributo sostanziale se la documentazione oggetto del confronto arriva a ridosso dello stesso.

Riguardo al contenuto della proposta ci siamo riservati di realizzare una riflessione compiuta soltanto quando l’Amministrazione presenterà i profili di ruolo (altri sotto-insiemi dentro cui incasellare le diverse professionalità INPS).

Del resto, l’Istituto sembra voler adottare una struttura a matrioska che andrà giudicata nel suo insieme: confidiamo che i meccanismi così costruiti garantiscano la necessaria flessibilità organizzativa e non ingabbino i possibili sviluppi di carriera.

Abbiamo altresì condiviso l’esigenza, espressa al tavolo, di trovare una collocazione agli psicologi e agli assistenti sociali che l’Ente arruolerà. In conclusione, abbiamo chiesto delucidazioni sui futuri concorsi: se, cioè, essi saranno tarati sulle famiglie professionali, sui profili o sui profili di ruolo. L’Amministrazione vorrebbe puntare su una flessibilità sostanziale, decidendo di volta in volta secondo le esigenze contestuali.

FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Michele Cascino

Angelantonio Viscione

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