Fp Cgil, “servizi educativi a rischio definanziamento”

21 Ottobre 2024
“Governo certifica divari, non li colma. Serve subito Piano straordinario assunzioni”

Roma, 21 ott – “Nel Piano Strutturale di Bilancio di medio termine il Governo sceglie di differenziare gli standard regionali da quelli nazionali sui servizi all’infanzia. Infatti il documento ancora una volta dobbiamo registrare che l’esecutivo anziché cercare una soluzione per garantire alle bambine e ai bambini servizi educativi diffusi e di qualità su tutto il territorio nazionale individua un obiettivo regionale del 15%, lasciando inalterato quello nazionale al 33%. Invece di indicare strumenti che stimolino le amministrazioni ad aprire nuovi servizi pubblici garantendo i Livelli essenziali, così come stabilito recentemente dalla Corte Costituzionale, si fotografa la situazione di alcune regioni del Sud che non hanno utilizzato le risorse messe a disposizione, il Governo certifica i divari e non li colma”.


E’ quanto si legge in una nota di Fp Cgil.

“Se a ciò si aggiunge che nel 2030 l’obiettivo UE della presenza di servizi per la prima infanzia è il 45%, i nuovi indicatori proposti dal Governo certificano la mancanza di volontà di raggiungere tali obiettivi. Il rischio è, ancora una volta, il definanziamento dei Servizi Educativi. Per questa ragione – si legge ancora – è sempre più urgente dare corso ad un piano straordinario di assunzioni che garantisca in tutti i territori di raggiungere il 45% di copertura dei servizi all’infanzia al 2030. Non saremmo un paese giusto nel dichiarare che ci accontentiamo che in Italia 1 bambino su 3 abbia garantiti i servizi all’infanzia e che in alcune regioni ci fermiamo a poco più che 1 su 10”.

“Inoltre – conclude il sindacato – nella proposta di riformulazione si continua a non identificare la tipologia di servizi da garantire e ciò lascia libere le Amministrazioni di considerare qualsiasi offerta di servizio, compresi i bonus, come un’offerta educativa. Riteniamo sbagliato questo intervento per le bambine e i bambini, per i loro genitori e per il futuro del paese”.
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