MEF – Ripresa tavolo CCNI

09 Settembre 2024

Nella giornata del 5 settembre 2024 si è tenuto un nuovo incontro di negoziazione CCNI. L’incontro ha avuto lo scopo di riprendere la negoziazione dal punto in cui erano state interrotte a luglio, con l’Amministrazione che ha presentato modifiche ai testi in esame in risposta alle rivendicazioni delle OO.SS. presenti, tenendo assieme materie di contrattazione, confronto e informativa allo scopo di dare un quadro complessivo del come si intende disciplinare il rapporto di lavoro al MEF negli anni a venire.

Il DAG ha quindi illustrato le ipotesi di orario di lavoro in connessione con l’orario di servizio, in sostanza un ritorno alla disciplina antecedente alla pandemia COVID con il sistema dei rientri, attribuibili alla totalità del personale ma con priorità a soggetti personali e famigliari di fragilità. In attesa di esaminare le proposte di stabilizzazione delle discipline smart/coworking, che abbiamo nuovamente sollecitato, ci riserviamo di valutare la flessibilità dell’impianto. L’Amministrazione ha poi presentato lo schema di revisione dei criteri di modalità di conferimento PO, che nella sua formulazione attuale segna una netta innovazione della disciplina previgente verso una maggiore trasparenza e competitività che, come FPCGIL, rivendichiamo essere stata una nostra richiesta sin dal primo giorno di negoziazioni. Circa il sistema indennità, l’Amministrazione ha ulteriormente limato la loro onerosità sull’FRD, seppur in modo limitato, eliminando figure oramai ultronee (cassiere, vice-cassiere etc.). A fronte, dunque, di un incremento costante del Fondo, certificato dai dati condivisi nelle riunioni precedenti, l’Amministrazione effettua un ulteriore risparmio a favore del Fondo (e quindi, sulle risorse disponibili alla performance individuale e collettiva).

Com’era prevedibile, gran parte delle discussioni si sono focalizzate sulle future PEO. Il DAG ha presentato una nuova versione dell’accordo, che prevede: l’aumento delle posizioni disponibili (da 2.338 a 3.110, per un lordo ora di 7.752.739,50 a fronte dei precedenti 5.854.788,61); un’equiparazione del punteggio esperienza professionale/titoli di studio (30 e 30, mentre nella versione precedente era 25 e 35); la distinzione del punteggio titoli tra area operatori/assistenti e quella dei funzionari; nuovi criteri di valutazione per l’esperienza personale per favorire chi non ha passato le PEO 2021 e 2022.

Come FPCGIL, noi riteniamo che un sindacato di qualità dovrebbe rappresentare tutti i lavoratori e le categorie, lontano da logiche corporativiste e settoriali, che sembrano invece pervadere chi propone determinati correttivi strumentali su questo accordo. In quest’ottica, non possiamo che guardare con favore ad un accordo equilibrato che aumenta le posizioni disponibili, garantisce un vantaggio a chi è stato escluso da precedenti PEO e non discrimina tra lavoratori di esperienza e neoassunti (attribuendo lo stesso punteggio alle due rispettive sezioni). Abbiamo certamente proposto determinati correttivi, in particolare: sulla valutazione titoli dell’area funzionari; sulla valutazione della performance per personale in stato di gravidanza e proveniente da amministrazioni ancora senza sistemi di valutazione; e sull’esclusione di quella parte di personale che pur avendo beneficiato di una progressione verticale non ha beneficiato di alcuna progressione economica concreta (anzi). Tuttavia, nel complesso, riteniamo che questa operazione tanto attesa dai lavoratori e dalle lavoratrici sia ben equilibrata e siamo disponibili ad andare avanti con il confronto.

Il tavolo è stato aggiornato al prossimo 16 settembre.

Il Coordinatore Nazionale

Andrea Mosca

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