Giustizia, DGMC – Schema DM DGMC

04 Settembre 2024

Al Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità

Direzione Generale del Personale, delle risorse e

 per l’attuazione dei decreti  del giudice minorile

                                                                                                       Dott. Alessandro Buccino Grimaldi

prot.dgmc@giustiziacert.it

OGGETTO: Schema di Decreto del Ministero della Giustizia concernente l’individuazione presso il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità degli Uffici di livello dirigenziale non generale, la definizione dei relativi compiti nonché l’organizzazione delle articolazioni dirigenziali territoriali ai sensi dell’art 16 comma 1 e comma 2 del DPCM n 84/2015.

Questa OS in risposta alla richiesta di osservazioni alla bozza di DM ” concernente l’individuazione presso il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità degli Uffici di livello dirigenziale non generale , la definizione dei relativi compiti nonché l’organizzazione delle articolazioni dirigenziali territoriali   ai sensi dell’art 16 comma 1 e comma 2 del DPCM 84/2015″ rimanda alla nota inviata in data 2 aprile u.s. 

Con la presente si intende ribadire  che la proposta in commento, non può trovare adesione da parte della scrivente O.S., in quanto stravolge il sistema organizzativo per la gestione dell’esecuzione dei provvedimenti di esecuzione penale anche extra muraria e nei confronti dei minori aggiungendo competenze che sono sovra dimensionate rispetto al ruolo che la Polizia  Penitenziaria deve svolgere e il cui ambito di competenze è disciplinato da norme di rango costituzionale e primario.

Gli innesti organizzativi che sono stati proposti sono irricevibili perché frutto di uno sforzo esclusivamente orientato al collocamento dei primi Dirigenti di Polizia Penitenziaria a capo di “divisioni” (queste ultime estranee alla struttura del Ministero della  Giustizia secondo quanto disposto dal decreto legislativo 300 del 1999 ) con compiti che duplicano, frazionano, riscrivono funzioni   già coerentemente  inserite nei compiti degli Uffici centrali e regionali  esistenti. La presenza di  quattro  vice consiglieri ministeriali , primi dirigenti di polizia penitenziaria , con compiti di studio consulenza e ricerca , legittimano la richiesta di conoscere con estrema chiarezza quali saranno le materie sulle quali i dirigenti di pol pen dovranno esprimersi. Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità era stato istituito con l’obiettivo di progredire nel percorso di “laicizzazione” dell’esecuzione penale offrendo maggiori opportunità di misura alternativa al carcere. Una progressiva diminuzione della scelta contenitiva , securitaria. 

Da quanto emerge dal testo in commento questo percorso appare definitivamente abbandonato e tanto meno la nuova organizzazione non tiene conto delle gravi difficoltà che  attraversano i servizi dell’Esecuzione penale esterna e della Giustizia minorile nei territori. 

Siamo infatti convinti  che l’intento che sottende questo nuovo assetto organizzativo sia sempre più orientato nella direzione di  realizzare un di dipartimento parallelo : il Dipartimento della polizia penitenziaria.

Relativamente alla strutturazione delle tre Direzioni generali, si rileva che l’implementazione degli Uffici,  seppur necessaria in alcuni casi, nel complesso appare eccessiva, con il rischio di  frammentare ulteriormente l’attività in capo ai singoli uffici.

Al contempo la nuova articolazione degli Uffici del Capo Dipartimento, attribuisce agli stessi una serie di attività che sembrano profilarsi come un duplicato di attività già assegnate agli uffici delle tre direzioni generali.

 Inoltre la scrivente sigla sindacale esprime il proprio parere negativo relativamente alla decisione di sottrarre  dagli  Uiepe tre Dirigenti al fine di implementare la presenza in sede centrale, in regioni come la Sardegna, la Calabria e la Toscana,   territori dove è importante la presenza di direzioni stabili.

Infine prevedere la gestione della giustizia riparativa soltanto all’interno della direzione generale della giustizia minorile, non appare una scelta lungimirante, trattandosi di una materia che investe sia il settore degli adulti che dei minori, in considerazione anche del fatto che   i rappresentanti del ministero della Giustizia presenti nelle conferenze locali sono i Direttori degli UIEPE. 

Alla luce di quanto espresso, confermiamo pertanto, il nostro parere contrario alla bozza del DM in commento. 

Restiamo come sempre disponibili ad un confronto con la parte pubblica per fornire un nostro contributo costruttivo. 

Per la FP CGIL

la Coordinatrice Nazionale DGMC

Paola Fuselli

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