26 Luglio 2024
Personale più che dimezzato, enti allo stremo dopo anni di tagli lineari. Rischio caos per lavoratori e cittadini
Roma, 26 lug – “Mentre la maggioranza si divide ancora una volta tra disegni di legge e rinvii al Testo Unico sugli Enti Locali sulla questione che riguarda il ritorno all’elezione diretta degli organi delle Province nessuno chiarisce un punto fondamentale, cioè il nodo risorse. Senza stanziamenti adeguati, senza assunzioni straordinarie questi provvedimenti annunciati sono solo propaganda”.
E’ quanto si legge in una nota di Fp Cgil.
“Al rinnovato interesse per il destino di Province e Città Metropolitane, dopo anni di abbandono di questi enti fondamentali per la coesione e lo sviluppo del Paese, non bastano più annunci vuoti di sostanza. Oggi abbiamo la sola certezza che il Governo ha approvato l’autonomia differenziata. Un provvedimento che produrrà accentramento di competenze e funzioni sulle Regioni e che rende ancora più strategici gli enti di area vasta – scrive ancora Fp Cgil – del cui funzionamento non si occupa nessuno, con un effetto caos per lavoratrici e lavoratori, e per le persone nell’accesso ai servizi pubblici. Non una parola abbiamo sentito sulla necessità di stanziare risorse per assicurare stabilità economico-finanziaria a questi enti dopo decenni di tagli lineari. Non una parola sulla necessità di adottare un piano straordinario per l’occupazione per incrementare le dotazioni organiche dopo che in questi anni il personale di Province e Città Metropolitane è passato da circa 50.000 a meno di 25.000 lavoratrici e lavoratori, con un taglio di oltre il 50% del personale occupato”.
Secondo il sindacato “è necessario restituire centralità alle Province e alle Città Metropolitane che, per la loro natura di istituzioni di prossimità, devono tornare a svolgere il loro fondamentale ruolo di coordinamento in un Paese costituito da piccoli comuni. Se non camminerà in un provvedimento di spesa l’elezione degli organi delle Province, riavremo legittimazione democratica di enti svuotati di funzioni e personale. Anche per questa ragione continueremo la nostra battaglia su assunzioni e decentramento amministrativo coerente con l’attuale Costituzione e contro ogni ipotesi di sfascismo dell’amministrazione pubblica e dell’unità del Paese”.