INPS – Richiesta mappatura carenze d’organico territoriali e deroga tetto art. 23 del d.l. 75/2017

22 Luglio 2024

Al Presidente

Avv. Gabriele Fava

Alla Direttrice Generale

Dott.ssa Valeria Vittimberga

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del       Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: Richiesta mappatura carenze d’organico territoriali e deroga tetto art. 23 del d.l. 75/2017

La cronaca locale di queste settimane ha riproposto il tema delle carenze d’organico dell’Istituto. In Veneto la cittadinanza ha espresso preoccupazione per la tenuta dei servizi, tanto da sollecitare un interesse parlamentare in questa direzione. Vorremmo fosse una eccezione, ma così non è. Un discorso analogo può essere fatto in Lombardia, in Valle D’Aosta e – più in generale – in tutte quelle aree del paese in cui l’inflazione e il costo degli affitti hanno determinato in scala la perdita di potere d’acquisto da parte dei dipendenti del nostro Istituto. 

Questa situazione non può essere ignorata. Come organizzazione sindacale nel 2022 abbiamo redatto il Piano straordinario per le assunzioni (allego il report alla presente): esso cristallizza, in un’istantanea, le necessità di tutta la Pubblica Amministrazione. 

In occasione del nostro primo incontro, conoscitivo se vogliamo, richiamammo da subito la Vostra attenzione sul delta negativo rispetto al fabbisogno attestato dalle Risorse Umane, evidenziando come il deficit di oltre tremila unità, malgrado le massicce assunzioni intervenute nel 2023, fosse un dato allarmante. Sottolineammo questo aspetto perché chi crede in un sistema di tutele e di garanzie sociali non può contemplare l’arretramento del principale erogatore di prestazioni e servizi previdenziali dai territori. Sarebbe avallare una minaccia che incombe sulla vita dei soggetti più fragili, una spada di Damocle sui territori meno densamente abitati

Non è possibile immaginare, peraltro, che la risposta a problemi di siffatta natura possa essere scaricata sui dirigenti territoriali, i quali già assolvono – per parte loro – una funzione estremamente delicata, toccando con mano il polso del paese e le tensioni sociali.

Vi rappresentiamo, quindi, la situazione per provare a trovare insieme delle soluzioni. 

La volontà che abbiamo manifestato, anche nel recente passato, è quella di procedere per concorsi regionali, provando a disarticolare il modello esistente che, pur per cause esogene, ha mostrato evidenti elementi di fragilità. Ma per poter intervenire incisivamente abbiamo bisogno di ragionare, con i vertici di questo Ente, sulle carenze di organico e sulla loro mappatura. La FP CGIL torna quindi a chiedere all’Amministrazione, in previsione degli ingressi futuri, una ricognizione delle criticità d’organico, profilo per profilo, sede per sede, agenzia per agenzia, ciò al fine di avere un quadro completo delle difficoltà che attanagliano i diversi territori. Se l’obiettivo comune è quello di avere un Istituto che affianca i cittadini in uno spirito comunitario, abbiamo la necessità di partire da una fotografia dell’esistente, che sia la più puntuale e precisa possibile. Un elemento, questo, che la macchina organizzativa potrà sicuramente ricavare in poco tempo.

Solo in tal modo, partendo da un’operazione preliminare di studio e analisi, sarà possibile procedere a un’efficiente allocazione delle risorse in ottica futura, che sia rispettosa non soltanto dei contributi delle colleghe e dei colleghi che tengono in piedi il nostro servizio alla cittadinanza, ma in favore della popolazione tutta. È difficile pensare a qualunque progetto, dal meta-processo al welfare generativo, se non si hanno all’interno risorse congrue e motivate. Ogni accorgimento rischia di diventare un palliativo.

Da qui la necessità, che rappresentiamo ancora una volta, di avere un impegno politico dell’Ente a favore della comunità INPS per l’ottenimento di una deroga al “tetto” posto al Fondo Risorse Decentrate dall’art. 23 del d.l. 75/2017

Nella “pancia” dell’Istituto abbiamo le risorse necessarie a finanziare differenziali stipendiali e incentivi che rappresentano ossigeno per lavoratrici e lavoratori. Serve, però, il superamento definitivo di una disposizione che ha causato infiniti danni al mondo delle PA e che è considerata anacronistica dagli stessi vertici dell’ARAN.

Confidando nel Vostro impegno, l’occasione è lieta per porgere

Cordiali saluti 

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

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