“Ieri il parlamento ha approvato l’ennesima riforma della giustizia che anziché occuparsi del funzionamento dell’amministrazione con l’obiettivo di rendere più veloce ed efficace la giustizia cancella i reati come fossero un orpello e non lo strumento di garanzia dei diritti di tutti”: lo ha detto Florindo Oliverio, segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil nel corso di un’iniziativa organizzata a Genova da Anm, Fp Cgil, Cisl e Uil Pa, sui problemi della Giustizia quali, in particolare, le gravissime carenze di organico, l’inadeguatezza delle retribuzioni, il mancato riconoscimento del lavoro svolto per evitare la chiusura degli uffici, i ritardi nell’applicazione del nuovo ordinamento professionale.
Secondo Oliverio, “è importante la richiesta, che viene da Genova e che tutti dovremmo accogliere, di dare vita a un movimento composto da tutti i soggetti che vivono nel sistema giustizia per ottenere un piano straordinario e urgente di assunzioni, per rivendicare la concreta applicazione di quanto disposto dall’art 110 della Costituzione relativamente alla responsabilità del Ministro della Giustizia di garantire il concreto funzionamento dell’amministrazione”.
“Così come è importante che da tutte le componenti venga l’impegno per riconoscere finalmente il lavoro e la professionalità del personale già di ruolo e la necessità di non disperdere quel patrimonio rappresentato da tutti i lavoratori assunti con le risorse del PNRR e che devono essere stabilizzati da qui al 2026 per ripristinare gli organici ormai asfittici, con una scopertura media nazionale di quasi il 50 per cento”, ha concluso il segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil.