– Ill.mo Ministro della Difesa
Guido Crosetto
– Sottosegretario alla Difesa
On.le Matteo Perego di Cremnago
E,pc. – Segreterie Nazionali di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa
Oggetto: Mancata applicazione Art 18 CCNL FC 2019/21. Attività discriminatoria personale civile
Come è noto il CCNL delle Funzioni Centrali 2019/2021, stipulato il 9/5/2022, ha rappresentato uno spartiacque nella valorizzazione dell’esperienza professionale del personale civile in servizio.
Per la prima e unica volta, infatti, è stata riconosciuta l’esperienza professionale come equivalente al titolo di studio necessario per l’accesso all’area superiore.
A tale finalità il Governo, nell’ultima legge di Bilancio, ha stanziato risorse dedicate per consentire le c.d. progressioni in deroga al titolo di studio e, per questo, alla Difesa sono state assegnate risorse per poco più di 6 milioni di euro, a condizione di utilizzarle entro il 2024.
Tutte le altre amministrazioni hanno già compiuto più progressioni verticali, interpretando in maniera autentica lo spirito della norma e la sua natura innovativa e irripetibile
L’Inps- ad es. – ha già realizzato 2 bandi per le progressioni verticali dalla seconda alla terza area per oltre 1.900 unità, ed è alle porte il 3° bando per altre 621 unità.
Nel Ministero della Difesa invece, dove il personale civile è stato negli anni continuamente discriminato e ridimensionato nei numeri e nei ruoli, continuiamo a registrare una pervicace ostilità a realizzare il disposto contrattuale unitamente all’indirizzo politico che lo ha sostenuto.
In particolare, dopo la pubblicazione del bando per la prima area, la Delegazione trattante della Difesa ha ritenuto di limitare il numero dei posti per il passaggio dalla seconda alla terza area in soli 100/120 posti a fronte delle 270 unità disponibili.
Le argomentazioni iniziali a sostegno di questo numero contenuto si sono rilevate presto infondate dal punto di vista normativo, tanto da essere ora sostituite da motivi di “opportunità” per impedire, cioè, che personale privo del titolo di studio possa avere accesso all’area superiore.
In pratica la Delegazione trattante assume ora l’iniziativa di disattendere una norma contrattuale e restituire al bilancio risorse per circa 4,5 milioni di euro assegnate dal Governo.
Tutto questo dopo che, per anni sono transitati nell’area dei Funzionari circa 500 dipendenti con la sola terza media.
È evidente il disappunto diffuso non tanto e non solo per i numeri contenuti, ma per un evidente orientamento che penalizza i dipendenti civili e che è contrario all’indirizzo politico del Ministero della Difesa.
Tanto premesso, tenuto conto della gravità di quanto descritto, si richiede un incontro urgente per non vanificare il dialogo con i lavoratori e non deluderne le aspettative.
Distinti saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Marco Campochiaro Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Alessandro Ansuisi