Il prossimo 3 luglio le organizzazioni sindacali incontreranno l’Amministrazione. Due i temi all’ordine del giorno: la contrattazione integrativa e la vigilanza ispettiva.
Se sul primo tema speriamo, per quella data, di avere elementi più chiari (quantomeno in merito alla determinazione per la costituzione del Fondo Risorse Decentrate), il secondo apre il dibattito in merito all’interlocuzione sul Piano triennale dei fabbisogni.
Aspettiamo da tempo l’esito del confronto avviato da INPS: a esso è legato il futuro di lavoratrici e lavoratori che da tanto tempo tengono in piedi la macchina ispettiva con sforzi estremi e senza neanche troppi ringraziamenti, se è vero che in alcune realtà l’Istituto sembra più concentrato a progettare machiavellici controlli alle missioni che non a programmare le attività da realizzare.
La revisione del Piano dei Fabbisogni, lo ricordiamo, è un atto dovuto in relazione al superamento del ruolo a esaurimento del personale ispettivo INPS, scaturito dalla disciplina introdotta dal d.l. 19/2024 poi convertito con l. 56 del 29 aprile.
Come abbiamo più volte evidenziato, per noi il tema è di centrale importanza e ruota intorno a un iter obbligato che passa da alcuni passaggi cruciali in questa fase:
va definita la famiglia degli ispettori;
va fatta una ricognizione TERRITORIALE delle carenze d’organico, per individuare non solo quante unità potranno essere inserite tramite concorso, ma le sedi di destinazione. Non ci stanchiamo di ripeterlo: le risorse devono andare laddove servono effettivamente;
va riconosciuta a TUTTI coloro che hanno presentato domanda e che abbiano già svolto funzione ispettiva nel proprio percorso professionale, la possibilità di reinquadramento;
va riconosciuta la legittimità e la priorità a TUTTI coloro che hanno già svolto funzione ispettiva nel proprio percorso professionale e a quanti intendano transitare tra gli ispettivi abbandonando la famiglia dei funzionari amministrativi, per valorizzare i percorsi interni PRIMA delle immissioni, rispondendo così al carattere di urgenza imposto dal decreto;
va redatto un piano di formazione specifico rivolto a tutte le ispettrici e gli ispettori in organico (ricordiamo che la qualifica di P.G. è stata ottenuta dopo un aggiornamento online di una manciata di ore).
Sappiamo che la normativa ha maglie strette e attendiamo con ansia i chiarimenti che l’Amministrazione potrà e dovrà offrire: in particolare chiediamo fin da ora tempi certi sul bando per l’inquadramento in area ispettiva, confidando nell’attenzione che INPS non vorrà negare al personale interno.
Le risorse servono subito: se una quota parte di esse è già presente in Istituto, non ha senso aspettare.
Roma, 01.07.2024
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo