INPS – RISPOSTE PER I MEDICI!

26 Giugno 2024

La sottoscrizione del contratto integrativo 2023 doveva essere il preludio all’apertura della negoziazione per il CCNI 2024.
Nell’attesa che l’Amministrazione convochi le parti, salvaguardando lo sforzo compiuto per allineare temporalmente la contrattazione di ente, ribadiamo quanto sostenuto a più riprese nel corso degli ultimi mesi: la problematica che investe il personale medico non è più ovviabile.
Ciò che denunciamo è il clima da tempesta perfetta che l’Istituto vive da troppo tempo con apparente rassegnazione. Non a caso, fin dal primo incontro con la Direttrice Generale, abbiamo posto con forza la questione della deroga al Fondo: il superamento di quella disposizione che sta impoverendo tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS. Risposte ufficiali non sono ancora arrivate ed è quindi opportuno ricordare quale sia la condizione di partenza.

La retribuzione di risultato è crollata, colpendo le figure professionali e in particolare modo il personale medico, tanto da creare un nodo salariale evidente.

I carichi di lavoro sono insostenibili, al limite del burnout, con evidente deteriora- mento della qualità del servizio. A pagarne lo scotto non sono solo i medici, sottoposti a ritmi massacranti e quindi più esposti a potenziali errori, ma i cittadini, recando un pregiudizio insopportabile per chi ambisce a svolgere un servizio pubblico di alto livello.

La tentazione burocratica: una espressione che usiamo per evidenziare l’ attitudine dell’Amministrazione ad assegnare la calendarizzazione delle visite ai funzionari addetti all’ invalidità civile: i quali, per forza di cose e loro malgrado, non possono determinare a priori il numero di visite per commissione, quasi fosse un adempimento formale e nulla più.

La mancanza della regolamentazione della libera professione e la relativa indennità di esclusività.

I medici sono sempre più demotivati, stanchi e serpeggia un clima di disaffezione crescente. Dovrebbe essere una priorità dell’Istituto ascoltare lavoratrici e lavoratori che costituiscono il vero patrimonio di risorse dell’Ente, dando risposte a quell’utente interno che è molto celebrato sulla intranet e molto bistrattato oltre lo schermo.
Per capire il clima esasperante che qui abbiamo sommariamente descritto basterebbe visitare qualche Centro Medico Legale e notare l’afflusso quasi incontrollato di cittadini in attesa della visita.
Nel 2025 dovrà partire la fase sperimentale relativa al nuovo accertamento della disabilità: senza medici motivati si rischia il totale fallimento.
Così non si può andare avanti: chiediamo immediatamente un tavolo di confronto.

FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Francesco Reali

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