Con il presente comunicato sottoponiamo all’attenzione dei dipendenti ENAC un evento che in questi giorni ha suscitato reazioni di dissenso e sconcerto da più parti.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dapprima annunciato e quindi presieduto la cerimonia per l’emissione in data 7 giugno 2024 di un francobollo commemorativo dedicato a Italo Foschi, per i 140 anni dalla sua nascita.
Mentre in tutta Italia si celebra Giacomo Matteotti, la Consulta filatelica decide di dedicare un francobollo ad Italo Foschi, militante e simbolo del partito fascista. Considerato responsabile di atti di estrema violenza verso gli oppositori politici, fu l’organizzatore dello squadrismo a Roma. Fu fedele a Mussolini fino alla Repubblica di Salò, quando l’Italia subiva gli eccidi delle brigate nere e delle S.S. naziste.
Ad Amerigo Dumini, capo della squadra fascista che sequestrò e uccise il deputato socialista veneto Giacomo Matteotti, Italo Foschi scrisse: «Sei un eroe, degno di tutta la nostra ammirazione».
Proprio ad Italo Foschi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dedica un francobollo, a 140 anni dalla sua nascita, in quanto fondatore nel 1928 della A.S. Roma, la squadra di calcio.
I meriti sportivi, che sono alla base dell’emissione del francobollo celebrativo della Repubblica Italiana, non possono superare la vergogna per le azioni fasciste, violente e antidemocratiche compiute da Foschi.
Contro ogni logica e senza alcun rispetto verso le vittime del regime fascista, Poste Italiane si ritrova a emettere un francobollo in suo onore, su disposizione dell’apposita Commissione ministeriale.
Ancora più indegna è la scelta della tempistica, poiché appena il 30 maggio scorso ricorreva il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti: un francobollo in onore di chi ne lodava gli esecutori e ne omaggiava il mandante, appare più una provocazione, che non una semplice coincidenza.
Condanniamo questa grave vergognosa provocazione. Questo francobollo è un’offesa alla memoria di Matteotti, e di tutti gli antifascisti che hanno dato la vita per la libertà e la democrazia per il nostro Paese, e condividiamo le istanze pervenute da più parti di bloccarne subito la distribuzione.
I valori e l’identità culturale di un Paese si riconoscono anche dalla sua storia e dai simboli che sceglie per rappresentarla.
Il Coordinamento Nazionale FP CGIL Enac