Fp Cgil a Delmastro, ‘consegnate chiavi Dap a divise’? Gravissimo”

03 Giugno 2024

Roma, 3 giu – “Il sottosegretario Delmastro non perde occasione per mostrare la sua lontananza dalla nostra Costituzione che assegna al sistema penitenziario italiano funzioni di reinserimento dei detenuti e non solo di sicurezza. Ma la cosa più grave è che continua a istigare alla violazione delle norme le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria. L’ultima occasione, ma solo in ordine di tempo, è stata l’incontro con i rappresentanti del Corpo di Polizia in occasione dell’entrata in vigore del DM di riorganizzazione che ha istituito nuove posizioni di direzione e divisioni nell’ambito dell’amministrazione penitenziaria. Leggiamo infatti dal post che ha pubblicato sulla sua pagina facebook che ‘finalmente’ sarebbero state ‘consegnate le chiavi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria alle divise’, subordinando dunque alle divise tutte le altre professionalità, comprese quelle delle funzioni centrali (educatori, amministrativi, ecc.), con la sola esclusione della dirigenza penitenziaria con cui bisognerà collaborare, bontà sua”.

Lo scrive in una nota Florindo Oliverio, segretario funzioni centrali Fp Cgil.

“Vorremmo rassicurare i dipendenti del ministero della Giustizia in forza al Dap: il DM – scrive – presenta alcuni profili di dubbia legittimità in particolare sull’esercizio del potere direttivo da parte dei dirigenti di polizia penitenziaria sui lavoratori inquadrati nel contratto delle funzioni centrali. Il decreto legislativo 165/2001 sancisce che per ogni comparto di contrattazione esiste una sola area di dirigenza con titolarità ad agire la responsabilità gestionale e organizzativa. Tradotto: chi dirige le donne e gli uomini del comparto delle funzioni centrali deve essere inquadrato nella corrispondente area della dirigenza delle funzioni centrali. Basterebbe questo per far comprendere al sottosegretario che ogni indicazione diversa si configurerebbe come violazione di norma che, oltre a svilire ruolo e funzione di operatori, assistenti e funzionari, richiederà un’azione di tutela anche legale da parte nostra”.

“Da ultimo, ma non per importanza – conclude Oliverio – chiediamo agli organi di controllo di verificare la legittimità del decreto ministeriale del dicembre scorso che, anche dopo le dichiarazioni del sottosegretario, rivela una palese illegittimità giuridica”.

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