Si è aperta oggi la contrattazione integrativa su FRD 2023. Finalmente, dopo anni di richieste, INL ci ha fornito lo schema di composizione del Fondo, che serve a far chiarezza sulle cifre che sono oggetto di contrattazione. Chiediamo, per questo, che la medesima chiarezza sia fatta sia con riferimento alle somme destinate alle sedi, inviando il prospetto riassuntivo con le somme prima dell’avvio della contrattazione integrativa di sede, come avveniva fino al 2019, e facendo inviare dai singoli uffici un prospetto riassuntivo delle somme assegnate ai singoli, in modo anonimo, così da verificare gli effetti della contrattazione effettuata.
Venendo al merito del documento presentato, l’amministrazione ha ipotizzato un aumento del tetto previsto per la quota destinata alla contrattazione di sede, spostandolo da 1500 a 1800 euro lordi. Per quanto ci riguarda, non abbiamo posto obiezioni particolari, anche considerando che quella quota non è destinata al personale amministrativo, ma al personale che svolge attività amministrative e, in particolare nelle realtà del Centro Nord, si tratta anche di personale ispettivo. Eventuali altre questioni, come la misurazione e la valutazione delle attività dovranno e potranno trovare spazio su altri tavoli, a nostro parere, come quello sul sistema di misurazione e valutazione della performance, che è stato convocato per il 14 giugno.
Siamo nettamente contrari alla proposta dell’amministrazione di ridurre la performance organizzativa per il personale che fruisce di assenze equiparate, come quelle per congedo di maternità o per infortunio sul lavoro o per 104 personale. Ricordiamo che la differenziazione avviene già sulla quota individuale, che considera l’attività del singolo lavoratore. Continuiamo a non capire perché questo Ente (proprio questo Ente!) sembri volersi accanire su situazioni che già la legge riconosce come meritevoli di tutela. Chiediamo, pertanto, l’espunzione di quella parte.
Riguardo alla quota ispettiva, abbiamo evidenziato che potrebbero emergere problemi dall’incentivazione ad attività svolte in orario serale, festivo o notturno, in quanto nel 2023 era ancora in corso la mobilitazione nazionale sugli arretrati della perequazione, nella quale si chiese al personale ispettivo di non aderire all’attività ispettiva se svolta in quegli orari. Solo per quest’annualità, l’incentivo per questo tipo di attività ispettive non dovrebbe essere previsto, per coerenza con le richieste sindacali dell’anno passato e rivolgiamo un appello in tal senso a tutte le altre sigle.
Rispetto ai criteri di distribuzione della quota ispettiva, l’idea che sembra emergere dalla discussione al tavolo è di individuare diversi criteri, lasciando che sia la contrattazione di sede a sceglierli, in tutto o in parte.
Riguardo alla rappresentanza in giudizio, fermo restando che vanno remunerate sia le udienze in presenza che quelle telematiche, abbiamo proposto di eliminare la distinzione tra 70%, destinato all’effettiva adibizione al processo legale e contenzioso, e il restante 30, distribuito sulla base di altri criteri, scarsamente applicati. La nostra proposta è di eliminare il 30% e usare i criteri del 70% per tutti, così da emulare quanto abbiamo già fatto con gli incentivi al personale ispettivo.
Incentivi per il personale ispettivo adibito ad attività di RSPP: ora che sono arrivati centinaia di ispettori tecnici e considerando il cospicuo avanzo di bilancio dell’INL, la nostra proposta è di eliminare lo stanziamento di trentamila euro dal FRD e utilizzare i fondi del bilancio per remunerare – non più in modo simbolico – il personale ispettivo adibito a mansioni di RSPP. Questo, peraltro, rappresenterebbe anche una leva incentivante importante per il personale ispettivo tecnico (sia quello in servizio sia quello che arriverà col nuovo concorso) e determinerebbe comunque un importante risparmio di risorse per INL rispetto al ricorso a professionalità esterne. Peraltro, il nostro timore, confermato dall’amministrazione, è che l’importo stanziato a tale scopo in FRD, sia destinato a salire oltre i trentamila euro finora previsti. Contro questa ipotesi, ci siamo già pronunciati decisamente contro.
Riguardo alla previsione di progressioni economiche con decorrenza 1° gennaio 2024 ci siamo espressi favorevolmente. Sarebbe certamente utile una proiezione dell’INL, ma riteniamo che queste progressioni debbano coinvolgere molti altri colleghi, almeno quanti ne sono coinvolti in questa tornata, così da dare il senso compiuto che la macchina delle progressioni si è riavviata.
Rispetto al welfare, le modifiche apportate al FRD 2022 sembrano aver avuto un risvolto positivo. Per questo, si è concordato di fare ulteriori ritocchi alle fasce ISEE, con l’auspicio di ampliare la platea dei beneficiari.
A latere, l’amministrazione ci ha comunicato di aver proceduto a un ulteriore scorrimento della graduatoria del concorso per ispettori del lavoro, che in questo modo sarà esaurita. Nel ringraziare l’amministrazione, possiamo rivendicare di aver testardamente insistito in tutti questi mesi fino a ottenere questo risultato. L’immissione di questo ulteriore personale dovrebbe avvenire, secondo INL, per fine luglio.
Ci è stato inoltre comunicato che per fine giugno dovrebbe partire il bando per le progressioni verticali in deroga.
Infine, ci è stato comunicato che a breve si procederà a emanare un decreto per la confluenza nelle nuove famiglie professionali. Successivamente, dovrebbero essere assegnati novanta giorni perché il personale possa chiedere il passaggio a un’altra famiglia. Dopo di questo, sarà l’Amministrazione a fare un ulteriore passaggio per verificare la persistenza di situazioni “ibride”. Quindi, si procederà alla rideterminazione delle dotazioni organiche sia per l’INL che per le singole sedi. Considerata l’importanza della questione e le sue successive ricadute sul personale, chiediamo che prima della pubblicazione del decreto vi sia un confronto specifico sul tema e che non vi siano strappi unilaterali.
Prossima riunione su FRD il 13 giugno.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |