nelle giornate del 4 e 5 marzo si è tenuto presso Bilbao (Spagna) il “Firefighters’ Training”, l’incontro formativo e di confronto, organizzato dall’EPSU e dall’ETUI con il sostegno finanziario dell’ETUI e della Commissione europea, con le organizzazioni sindacali europee sulla salute e sulle sostanze nocive/tossiche che interessano il Vigile del Fuoco durante e dopo la propria carriera lavorativa. L’incontro si è concluso nel pomeriggio del 5 marzo presso l’OSHA (Agenzia Europea per la Sicurezza e Salute sul Lavoro).
Possiamo ben dire che il meeting è stato motivo di confronto serrato e producente, dove la Fp Cgil ha evidenziato tutte le problematiche che potrebbero mettere a rischio la salute, la sicurezza e la vita dei Vigili del Fuoco italiani.
Ha aperto il dibattito la Prof.ssa Anna Stec, scienziata di fama mondiale, che da 20 anni si interessa e studia le problematiche sulla salute dei lavoratori derivate proprio dall’attività che sono chiamati a svolgere i Vigili del Fuoco. La scienziata, in due giorni di intensa e proficua formazione, ha ribadito che gli studi affrontati da lei e da altri scienziati nel mondo ci stanno dicendo chiaramente che molti Vigili del Fuoco si ammalano, sia durante la vita lavorativa che dopo essere andati in pensione, di malattie provocate proprio da quelle sostanze tossiche rilasciate durante gli incendi e da quelle sostanze inquinanti che si trovano negli scenari alluvionati e, soprattutto, sui terremoti e crolli di strutture che potrebbero contenere amianto.
C’è molto da fare ancora, anche riguardo lo studio dei materiali utilizzati nella realizzazione dei DPI e in quelli utilizzati in edilizia; così come per quelli usati nella fabbricazione di mobili e tutto ciò che è arredamento. E’ provato, infatti, che per la realizzazione dei suddetti materiali, si utilizzano componenti con sostanze di derivazione chimica che in caso di incendio o esposizioni a forti temperature, rilasciano sostanze tossico/nocive e cancerogene.
Il vero problema da affrontare è quello della raccolta dati sanitari del personale Vigile del Fuoco; un argomento che in molti paesi, così come in Italia, non è mai stato preso in considerazione dalle Amministrazioni e dai Governi. E anche a Bilbao abbiamo fatto notare a tutti i paesi presenti che Italia non conosciamo quanti Vigili del Fuoco hanno il cancro.
Tutti i presenti al meeting erano concordi che i Vigili del Fuoco sono esposti a sostanze chimiche tossiche non solo a causa degli incendi, ma anche a causa della contaminazione dei loro DPI e per la mancanza di procedure di decontaminazione. Il rischio è quello di portarci queste ‘particelle’ dallo scenario interventistico fino alle sedi di servizio o anche, drammaticamente, nelle nostre abitazioni.
La scienza è chiara oramai: I dispositivi di protezione individuale (DPI) dei Vigili del Fuoco sono una potenziale fonte di esposizione cronica alle sostanze tossiche e cancerogene rilasciate degli incendi.
Altri temi affrontati durante l’incontro sono stati il fattore psicologico e le problematiche di disagio della componente femminile nell’organizzazione interna del Corpo dei Vigili del Fuoco.
La delegazione Fp Cgil VVF ha condiviso quanto esposto nell’incontro, facendo notare quanto gli stessi argomenti vengono portati da anni ai tavoli di confronto nel nostro Paese, sia al Dipartimento VV.F., sia a tutto il personale del Corpo Nazionale. Questo si fa tramite assemblee specifiche e tramite anche la rubrica su salute e sicurezza della Fp Cgil VVF denominata “Particella Pazza”.
In conclusione abbiamo ringraziato l’EPSU e le organizzazioni europee presenti a questa formazione per il grande contributo fino ad oggi apportato, che ha permesso di divulgare alla Commissione Europea le rivendicazioni delle donne e degli uomini dei Vigili del fuoco.
Un lavoro che sta raggiungendo traguardi fino a pochi anni fa inimmaginabili, come ad esempio la notizia, che conferma le nostre rivendicazioni, rilasciata dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) che ha classificato l’esposizione professionale del Vigile del Fuoco come cancerogeno per l’uomo (Gruppo 1) o come lo storico risultato ottenuto il 3 ottobre del 2023 dove il Parlamento Europeo ha votato l’accordo concordato con gli Stati membri sulla revisione della direttiva sulla protezione dei lavoratori che prevede la decontaminazione obbligatoria per i Vigili del Fuoco europei.
Fraterni saluti.
Cozzolino Raffaele Nevi Andrea
Responsabile salute e sicurezza Coordinamento nazionale
Fp Cgil VVF Fp Cgil VVF