Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro con l’Amministrazione avente ad oggetto l’apertura del confronto sul lavoro agile il cui regolamento scade il prossimo 3 aprile 2024.
A seguito di un lungo confronto e delle richieste del tavolo sindacale, l’Amministrazione ha deciso di prorogare gli accordi vigenti per tutto il personale per ulteriori 30 o 45 giorni al fine di recepire proposte che abbiamo già portato all’attenzione dell’Amministrazione e che presenteremo in un documento unitamente alle altre sigle sindacali.
Altra proroga, fondamentale, arriva per i colleghi che per le loro condizioni di fragilità svolgono attualmente l’attività lavorativa in lavoro agile per 5 giorni a settimana.
Ora definiamo la proposta dell’Amministrazione:
per lo smart working l’intenzione è di inserire anche nel prossimo regolamento il limite massimo dei 7 giorni al mese, garantendo la maggior presenza in servizio, aumentabili ad 8 nei casi già previsti. Le attività non smartizzabili non variano e vengono incluse le attività svolte negli uffici dei Capi dipartimento. Viene ampliato da 60 a 120 giorni il periodo minimo di anzianità di servizio per i nuovi assunti per poter accedere al lavoro agile.
In merito, abbiamo nuovamente ricordato quanto lo strumento sia stato prezioso in un’Amministrazione che è riuscita ad essere modello grazie all’efficienza dei sistemi informativi ed alla dedizione dei suoi dipendenti che ancora oggi, in assenza di buono pasto e riconoscimento di ore di lavoro straordinario, lavorano senza sosta e garantiscono il raggiungimento degli obiettivi istituzionali del Ministero.
Dobbiamo ammetterlo, eravamo ottimisti. Abbiamo rappresentato all’Amministrazione che non è possibile non considerare un aumento delle giornate di lavoro agile – anche considerando, ad esempio, che il regolamento di ANPAL era migliore di quello del Ministero – ma su questo aspettiamo di ricevere al più presto la bozza dall’amministrazione per poter presentare osservazioni condivise con le altre sigle, anche all’interno dell’OPI, ricordando che sul tema tutte le sigle del Ministero avevano avviato nel recente passato una mobilitazione e uno stato di agitazione del personale.
Chiediamo che il lavoro agile sia esteso ai colleghi che lavorano in uffici di diretta collaborazione e che svolgono, di certo, attività delicate ma comunque smartizzabili perché sono lavoratrici o lavoratori con eguali diritti. Abbiamo rappresentato, infine, che per i neoassunti le domande più frequenti riguardano proprio il tema del lavoro agile: non è pensabile estendere i 60 giorni previsti.
Accogliamo invece con favore la prima struttura del lavoro da remoto (telelavoro), che sarà in vigore dal 1° giugno 2024. La proposta prevede verifiche periodiche della postazione domiciliare di lavoro, un giorno di lavoro in presenza e, al momento, i seguenti destinatari: il personale in servizio con disabilità grave (art. 3 comma 3, Legge 104/92), con gravi patologie certificate, donne in gravidanza e genitori con figli minori di 6 anni. Durante la discussione, la parte sindacale ha evidenziato che sarebbe utile introdurre elementi migliorativi come l’accesso dal lavoro da remoto ad altre categorie di lavoratori che abbiano esigenze di cura e che abbiano figli minori fino a 12 anni.
In merito al coworking, al di là dei criteri relativi alla distanza del domicilio dalla sede di lavoro, su cui andremo a discutere una volta che avremo la bozza, è utile concretizzare le interlocuzioni con altre Amministrazioni, così da rendere realmente operativo questo strumento.
Rispetto a tutte le nuove modalità di lavoro è utile ricordarsi sempre che si tratta di uno degli indici di ammodernamento della Pubblica Amministrazione è che l’attrattività del Ministero passa anche da questi strumenti.
Inoltre, in riferimento alle progressioni economiche, l’Amministrazione ha rappresentato che dalle verifiche effettuate non sarebbero state riscontrate incongruenze per i dipendenti di area III, a differenza che nell’area II, su cui si stanno effettuando ulteriori verifiche. Ricordiamo a tutti i colleghi, ad ogni buon fine, che è ancora possibile presentare richieste di accesso agli atti ove sussistano posizioni dubbie, ma è opportuno procedere alla richiesta celermente al fine di consentire all’Amministrazione di definire e portare a compimento il processo delle progressioni.
Infine, l’Amministrazione ha annunciato che nel mese di aprile saranno attivate le procedure per la stabilizzazione dei funzionari Pnrr. Ha confermato, inoltre, l’intenzione di procedere alla stabilizzazione dei funzionari Coesione Sud ipotizzando un unico bando che possa includere i colleghi dello stesso concorso provenienti da Anpal dopo aver espletato le opportune verifiche in ordine a questi ultimi.
Coordinatrice nazionale FP CGIL Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali |
FP CGIL Nazionale |
Alessandra Pone |
Matteo Ariano |