Agenzia Entrate – Comunicato unitario incontro su PIAO

23 Febbraio 2024

PIAO 2024-2026: L’AGENZIA SI COMPLICA LA VITA INUTILMENTE

I sindacati chiedono il semplice rispetto delle regole… l’Amministrazione a parole si dichiara d’accordo e poi inventa una narrazione incredibile!

Speravamo che il mancato rispetto delle regole da parte dell’Agenzia nel confronto dello scorso anno sul PIAO 2023, attivato con la trasmissione tardiva alle OO.SS. del documento con impossibilità di prenderne adeguata cognizione, fosse stato “occasionale”, ma ci eravamo illusi. Quest’anno l’Agenzia si è superata: ci ha inviato il documento di quasi duecento pagine due giorni prima del confronto ma privo del piano di fabbisogni triennale del personale che, lo ricordiamo, è strategico per il reclutamento del personale, per i passaggi tra le aree, per lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi per dirigenti.

Ecco perché, il pomeriggio del 20 febbraio, non abbiamo fatto altro che una richiesta garbata di rinvio della riunione a seguito della quale l’Agenzia ci ha risposto facendo appello, per iscritto, al nostro senso di responsabilità e confermando la convocazione. Noi il senso di responsabilità lo abbiamo dimostrato partecipando pur senza aver potuto studiare gli atti che ci sono stati trasmessi in modo completo solo alle ore 20 (!) del giorno precedente al confronto, fissato per la mattina del 21 febbraio u.s..

In apertura di riunione però abbiamo affermato, con un unico intervento a nome di tutti, l’ovvia conseguenza che avremmo ascoltato l’illustrazione del piano da parte della delegazione dell’Agenzia e chiesto che per le nostre osservazioni fossimo riconvocati anche con un breve lasso di tempo; possibile anche entro il mattino di venerdì 23 febbraio c.m.

Per la serietà che ci contraddistingue e per un possibile qualificato apporto, per noi era francamente impossibile affrontare un minimo di confronto senza nemmeno aver potuto approfondire i documenti. Ci sembrava fossero state colte sia la nostra buona volontà che la disponibilità ad un confronto vero e leale che i sindacati hanno dimostrato presentandosi ad una riunione che nemmeno si poteva tenere visto lo scarso preavviso con il quale ci sono stati trasmessi i documenti.

L’Agenzia sembrava aver colto la nostra buona volontà visto che nel suo intervento non solo si è detta disponibile a posporre l’approvazione del PIAO al Comitato di Gestione ma ha affermato che il termine del 31 gennaio entro cui doveva approvarlo è ordinatorio e che l’approvazione a marzo era molto utile anche alla stessa Agenzia visto che, per lo scorrimento del concorso a 175 dirigenti, era necessario aspettare che passassero almeno 60 giorni dall’approvazione della nuova graduatoria, avvenuta l’11 gennaio scorso, onde monitorare se vi fossero ulteriori contenziosi. Pertanto, si può immaginare la nostra sorpresa quando abbiamo letto il “diario di bordo”, una sorta di comunicato “per distrazione di massa” che l’Agenzia ha preso l’abitudine di fare. Infatti, in detto foglio l’amministrazione “ribalta la frittata” dichiarando strumentalmente di essere pronta ad approvare il PIAO ma che per colpa dei sindacati non potrà farlo prima di marzo o addirittura aprile facendo sottintendere che le pianificazioni dell’Agenzia verrebbero bloccate compreso scorrimenti e assunzioni.

Una narrazione che non esitiamo a definire contraria ai principi di correttezza e buona fede nelle relazioni sindacali fissati in tutti i contratti nazionali di lavoro. Innanzi tutto, per lo slittamento del PIAO l’Agenzia non può che prendersela con sé stessa e con il fatto che non riesce nemmeno a rispettare i tempi previsti dai contratti nella trasmissione dei documenti ai sindacati. Ma la cosa che riteniamo più grave è che prima ci chiede senso di responsabilità e poi dimostra una totale irresponsabilità tentando un “avvelenamento dei pozzi” di cui sinceramente non capiamo il senso e non comprendiamo a chi possa giovare.

Alla data odierna, come abbiamo dichiarato in premessa, siamo pronti a fornire ogni qualificata osservazione alle molteplici incoerenze che il PIAO dell’Agenzia presenta e denunciamo la strumentalità delle affermazioni del vertice dell’Agenzia che, diversamente, avrebbe potuto approvarlo tempestivamente dandoci il tempo necessario per poterlo analizzare e poter presentare osservazioni. Tra l’altro, a norma dello Statuto dell’Agenzia è il Direttore a convocare il Comitato di Gestione “…ogniqualvolta lo ritenga necessario” e, in caso d’urgenza, con il preavviso di 12 ore! Quindi, con un semplice rinvio dell’incontro probabilmente sarebbe stato possibile definire il confronto in tempi utili e brevi, a cui sarebbe potuto seguire la convocazione del Comitato di Gestione.

È evidente, quindi, che non è il sindacato che tiene fermo il PIAO ma è l’Agenzia che non lo ritiene necessario né tanto meno urgente. Fino a quale punto si può spingere l’autoreferenzialità che l’Agenzia dimostra ogni giorno di voler adottare nel rapporto con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori e quando si potrà iniziare a riavere un rapporto sano e costruttivo nel rispetto totale dei ruoli?

FP CGIL   UIL PA      CONFSAL/UNSA FLP

Iervolino  Cavallaro   Sempreboni         Patricelli

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