In data 12 gennaio u.s. si è svolto un incontro tra le OO.SS. e l’Amministrazione con il seguente O.d.G.:
– Ipotesi accordi di ripartizione dei fondi 2023
L’incontro si è reso necessario a seguito di una proposta dell’Amministrazione che non incontrava il favore delle OO.SS..
Tale proposta individuava nella misura del 26% la quota di Eccellenza, destinataria di una maggiorazione del 30% sul premio di risultato, per la dirigenza in Enac.
Detta quota deve essere concordata annualmente tra Amministrazione e OO.SS. (CCNL Funzioni Centrali Area Dirigenti 2019 – 2021)
La CGIL ha sempre ritenuto iniqua la differenza tra la quota di Eccellenza prevista per i Dirigenti (26% da svariati anni) e quella prevista per il resto del personale tutto (20%).
Questa è la ragione per cui, da quando la quota è oggetto di contrattazione integrativa, la CGIL non ha mai apposto la propria firma sull’ipotesi di accordo sul fondo Dirigenti in ENAC, eccezion fatta per l’ipotesi di accordo sui fondi del 2022 dove è stato necessario prendere in esame anche altri elementi.
Nel 2022 infatti, la disponibilità alla sottoscrizione di un’ipotesi di accordo sulla ripartizione del fondo dei Dirigenti, avrebbe dovuto consentirci di traguardare l’obiettivo delle Progressioni Economiche Orizzontali, l’adozione dei regolamenti sullo smart working e sugli incentivi per le funzioni tecniche previsti dal Codice degli Appalti allora vigente (ex art. 113).
L’Amministrazione, nel corso dell’ultimo incontro, ha ritenuto che il famoso 26% potesse essere considerato un dato acquisito, presentandolo nuovamente nell’ipotesi di accordo sul fondo dei Dirigenti 2023. Alla proposta dell’Amministrazione, il fronte sindacale, fatta eccezione per UNADIS, ha espresso la propria contrarietà alla dimensione del 26%, chiedendo che fosse ridotta al 20%, e ha sottolineato che la questione non poteva essere data per scontata perché rientra nella contrattazione integrativa annuale.
La resistenza espressa dalle OO.SS. ha indotto l’Amministrazione a dichiarare la volontà di bloccare l’iter previsto per la sottoscrizione definitiva di tutte le altre ipotesi di accordo (riguardanti personale TAO e ispettori di volo, Professionisti 1a qualifica e Professionisti di 2a qualifica) per le quali, invece, le OO.SS. si erano già dichiarate disponibili alla firma.
Sollecitata a cogliere l’arbitrarietà, oltreché l’aspetto gratuitamente vessatorio, della propria decisione, l’Amministrazione è scesa a più miti consigli, accettando di ripristinare la contrattazione per arrivare a concordare con le OO.SS. l’individuazione della quota di Eccellenza per i Dirigenti dell’Enac nella misura del 23%.
Quanto è accaduto nel corso dell’ultimo incontro con l’Amministrazione è, dal nostro punto di vista, emblematico di una modalità di gestione delle relazioni sindacali tesa a esautorare le OO.SS. del proprio ruolo, non più ascrivibile solamente a mera maldestrezza o a banali dimenticanze. Almeno da un anno a questa parte, ci troviamo ad avere a che fare con una Delegazione di parte datoriale evidentemente impossibilitata, per ragioni a noi non note, a vestire il proprio ruolo istituzionale in modo credibile e a onorare gli impegni presi.
Nel dicembre del 2022 la CGIL, pur con molte riserve, ha sottoscritto un’ipotesi di accordo sul fondo dei Dirigenti Enac che consentiva a questa Amministrazione di ottenere determinati risultati in cambio di specifiche condizioni di maggior favore per le lavoratrici e i lavoratori. Da allora, l’Amministrazione ha intascato interamente la propria parte dell’accordo, mentre i lavoratori sono ancora significativamente in attesa di avere parti importanti di quanto pattuito.
L’atteggiamento padronale e paternalistico di una Amministrazione che assume unilateralmente decisioni ove è previsto, invece, il coinvolgimento di chi è titolato a rappresentare i lavoratori, agisce fuori da un perimetro normativo posto a tutela di tutte le parti interessate, compromette l’equilibrio fondamentale nelle relazioni sindacali, peggiora la condizione lavorativa di tutti e penalizza l’azione amministrativa minando in modo importante il suo buon andamento.
Le rivendicazioni del fronte sindacale e della CGIL, sui temi rimasti in sospeso per un tempo indecoroso, sono note e chiare da mesi e ci riferiamo, principalmente, alle procedure di mobilità interna, all’applicazione del Regolamento incentivi per le funzioni tecniche e del Regolamento sul lavoro agile, al confronto e alla contrattazione sulle posizioni organizzative della nuova microstruttura.
Quello che invece deve essere evidente da subito è che le relazioni sindacali devono essere ripristinate correttamente, affinché non siano solamente una vuota rappresentazione in un inutile gioco delle parti.
Diversamente, la CGIL intraprenderà le azioni necessarie affinché alle OO.SS. sia restituito quel ruolo sostanziale, ove previsto, nella relazione con la parte datoriale.
Il Coordinamento FP CGIL Il Segretario Nazionale
Enac Florindo Oliverio