Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro tra organizzazioni sindacali e Amministrazione per la sottoscrizione dei contratti integrativi 2022 di medici, professionisti e dirigenti.
Come FP CGIL abbiamo ribadito l’importanza della fase negoziale, da non considerare quale sterile e obbligato adempimento ma quale strumento di programmazione e valorizzazione delle professionalità esistenti in Istituto.
Pur apprezzando, dato l’evidente ritardo, che in apertura del 2024 si sia voluto riservare il primo spazio di riflessione all’Area, abbiamo rimarcato l’importanza di ripristinare al più presto il ciclo fisiologico della contrattazione e di attivare immediatamente il confronto per il nuovo disposto contrattuale.
L’Amministrazione ha affermato di condividere tale esigenza, anticipando che già mercoledì 17 saranno presentate le prime bozze degli integrativi 2023 e 2024.
MEDICI
Pur sottoscrivendo l’intesa, per ciò che riguarda il personale medico abbiamo ribadito l’assoluta incongruenza fra l’aumento dei carichi di lavoro e il calo delle retribuzioni. Non è possibile che a pagare le nuove assunzioni siano i medici stessi e non l’Amministrazione. Abbiamo, pertanto, chiesto di dar seguito all’accordo del 2010 sull’attività intramoenia e sull’indennità di esclusività, anche in virtù del fatto che INPS rimane l’unica realtà a doversi ancora dotare di tale regolamento.
Abbiamo inoltre appreso, nelle more del confronto, che a breve sarà pubblicata la proroga delle UOS (in scadenza) e quasi contestualmente dovrebbe essere pubblicato l’interpello per i nuovi incarichi UOS.
PROFESSIONISTI
Con la sottoscrizione dell’accordo abbiamo chiesto una calendarizzazione dei lavori che detti i tempi alla negoziazione. Abbiamo altresì chiesto, in vista della ormai improcrastinabile riscrittura dell’art. 7 del CCNI in materia di maggiorazioni sulla retribuzione di risultato, che l’Amministrazione fornisca dati dettagliati in merito alla composizione ed alla spendita del Fondo, distinguendo in maniera trasparente parte fissa e accessoria per ciascuna delle “famiglie professionali” (legali, tecnici, attuari).
Con riferimento al bando di selezione per livelli differenziati di professionalità, abbiamo rappresentato l’esigenza di procedere tempestivamente, considerato il vincolo contrattuale di bandire i livelli a cadenza annuale. Il problema non è solo relativo alle scadenze: bisogna ragionare sui criteri. L’Amministrazione deve chiarire se intende procedere sulla scorta di quelli vigenti o se intende attivare e concludere in tempi brevi, come auspichiamo, un confronto serio volto alla individuazione di criteri idonei al riconoscimento del merito e dell’anzianità professionale.
Infine, in riferimento alla presenza, oggi al tavolo, di un’organizzazione non firmataria del CCNL sottoscritto lo scorso mese di novembre, abbiamo sollecitato l’Amministrazione, assieme a CISL e UIL, con apposita dichiarazione a verbale, a volerne verificare la legittimazione negoziale ai sensi della normativa vigente, al fine di garantire il rispetto della norma e la corretta composizione del tavolo.
DIRIGENTI
Abbiamo sottoscritto il contratto rilevando, però, come sull’indennità di prima sistemazione ancora una volta nulla si sia mosso. Eppure la Commissaria straordinaria, Micaela Gelera, si era personalmente impegnata a chiudere questa ancor oggi inspiegabile controversia. Rileviamo, ad ora, che la promessa non è stata attesa e non può non evincersi, in contro luce, una evidente mancanza di rispetto nei confronti dei dirigenti del nostro Istituto.
FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
Giuseppe Cipriani
Fabrizio Ottavi
Francesco Reali