Min. Interno – Comunicato lavoratori Commissione Nazionale per il diritto di Asilo e delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della Protezione Internazionale

28 Novembre 2023

Lo scorso 17 novembre noi lavoratori della Commissione Nazionale per il diritto di asilo e delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale abbiamo provato a riannodare le fila delle agitazioni degli ultimi mesi, riunendoci in Piazza Santi Apostoli aderendo allo Sciopero Nazionale convocato dalla FP Cgil. Quasi il 90% dei funzionari assunti in base all’articolo 12 del decreto-legge 17 febbraio 2017, n. 13 ha deciso di incrociare le braccia e circa la metà di loro ha raggiunto il presidio nazionale di Roma; diffusa e sentita, inoltre, la partecipazione del personale di supporto assegnato in base all’art. 4 comma 6 del decreto legislativo 2 marzo 2008, n. 25.

Con questi numeri si è soliti parlare di straordinaria prova di forza ma noi preferiamo sottolineare che si è trattata di un’eccezionale dimostrazione di sofferenza di una categoria oggetto, come tutto il settore asilo, di ripetuti attacchi da parte dell’Amministrazione nonché di riforme legislative ad hoc che hanno più volte peggiorato le nostre condizioni di lavoro e leso la nostra professionalità.

Al termine del presidio è seguito un incontro con l’Amministrazione, nella persona del Presidente della Commissione Nazionale per il riconoscimento del Diritto d’Asilo, da cui però non abbiamo tratto alcuno degli auspicati segnali di apertura riguardo le criticità segnalate. Difatti, al netto di vaghe indicazioni sull’implementazione di una struttura di supporto psicologico per il personale delle Commissioni, nessuna delle problematiche già espresse nel comunicato che aveva anticipato la nostra adesione compatta allo sciopero del 17 novembre ha ricevuto una seppur parziale soluzione.

Resta, dunque, ferma la piattaforma di rivendicazioni già portata innanzi, basata sulla necessità di rinfoltire le fila dei funzionari in servizio tramite procedure concorsuali ad hoc, nonché sulla garanzia di ulteriori assunzioni (non a titolo meramente temporaneo) di personale di supporto, come peraltro sottolineato da UNHCR nelle sue raccomandazioni seguite al Decreto Cutro.

Resta, inoltre, ferma la necessità di provvedere quanto prima a una seria, trasparente e giusta procedura di mobilità per personale attualmente in servizio da oltre 5 anni; nonché l’apertura di un adeguato confronto sulla prospettiva di riqualificazione professionale che ci dia la possibilità di veder riconosciuta, anche nel quadro della nuova contrattazione collettiva, l’alta qualificazione professionale già sancita a livello legislativo.

La nostra lotta prosegue e a breve seguiranno nuove iniziative a livello locale e nazionali. Siamo convinti che le problematiche che abbiamo evidenziato non si esauriscano in una dimensione meramente amministrativa e, anzi, afferiscano a una più ampia questione di cittadinanza e diritti violati. E sui diritti non arretreremo di un millimetro.

Coordinamento FP CGIL

Coordinamento FP CGIL Commissione Nazionale per il diritto di Asilo e delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della Protezione Internazionale

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