Ad oggi sono trascorsi 29 giorni dallo sciopero del personale dell’Ispettorato e 35 giorni dall’ultimo incontro con il vertice politico del Ministero e il vertice dell’INL.
L’impenetrabile coltre di silenzio che avvolge Via Veneto è più spessa di un banco di nebbia e nulla trapela dal Palazzo.
Come scrivevamo la settimana scorsa, alla nostra sigla risulta che nessun emendamento governativo è stato presentato e, difatti, nessuna smentita è arrivata al nostro comunicato, quindi …
Eppure noi riteniamo che se un emendamento ci fosse per davvero, siamo certi che, come si è stati solerti a convocare tavoli, come si è stati solerti a far allertare tutti i Prefetti che tutto era già risolto, ci avrebbero convocato anche di notte, per dircelo. Invece, le convocazioni erano probabilmente solo finalizzate a bloccare la mobilitazione e lo sciopero del personale e sono miseramente fallite.
Stamattina è previsto l’arrivo di un pacchetto di emendamenti governativi al DL 145/2023, il Decreto-Legge che avrebbe dovuto contenere almeno l’emendamento sul riconoscimento degli arretrati della perequazione 2020-2022 (ferma restando la mancata risoluzione delle altre questioni alla base della mobilitazione, su cui anche l’INL potrebbe far qualcosa). Nulla risulta, anche stavolta.
Proprio per questo, alle lavoratrici e ai lavoratori ricordiamo che nessuno regala niente: senza la mobilitazione e gli scioperi di questi mesi non si sarebbero raggiunti i risultati ottenuti finora!!
E’ importante, per questo, continuare con la mobilitazione, dubitando di chi vi dice #statesereni, quanto meno perché finora non ha portato bene…
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL
Matteo Ariano