“Ora servono risposte, la vertenza va avanti”
Roma, 30 ott – “Nonostante i tentativi di boicottare lo sciopero dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, i primi dati dimostrano una straordinaria partecipazione dei lavoratori, con un’adesione media nazionale allo sciopero superiore al 60%, con picchi dell’80-90%. È la migliore risposta a chi ha provato fino all’ultimo momento di rassicurare che tutto fosse in via di risoluzione”.
E’ quanto si legge in una nota di Funzione pubblica Cgil.
“Le lavoratrici e i lavoratori dell’INL hanno fatto capire, con la loro adesione al terzo sciopero proclamato in un anno e mezzo, che vogliono fatti e sono stanchi di impegni e promesse. Si chiede di risolvere non solo l’annosa questione degli arretrati della perequazione, ma anche garantire che un rapporto più equo tra competenze e salario con un aumento del salario accessorio, così da bloccare l’emorragia di personale, e anche fornendo tutto il personale di strumentazione adeguata. Non è accettabile, ad esempio, che il personale dell’INL non abbia pieno accesso alle banche dati pubbliche e private e che non disponga ancora di software per l’elaborazione delle buste paga. Ci aspettiamo ora – prosegue la nota – che il vertice dell’INL e del Ministero forniscano in tempi rapidi le risposte che da troppo tempo il personale sta chiedendo. Nel frattempo, la vertenza dell’INL va avanti”, conclude Fp Cgil.