Al Direttore Generale del Personale, delle risorse e per
l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile
Dott. Giuseppe Cacciapuoti
prot.dgmc@giustiziacert.it
Alla Direzione generale del personale e della formazione
Dott.ssa Mariaisabella Gandini
dgpersonale.dog@giustizia.it
Alla Direzione generale del personale
Dott. Massimo Parisi
prot.dgp.dap@giustiziacert.it
Oggetto: progressioni economiche
Dalla data di pubblicazione del bando per le progressioni economiche, sono giunte a questa organizzazione sindacale numerose richieste di chiarimenti dalle lavoratrici e dai lavoratori.
Richieste sia da parte dei dipendenti esclusi dalla procedura, nonostante i due anni di anzianità, sia da quelli che possono parteciparvi ma temono di perdere un’opportunità economicamente migliore, di cui all’art. 14 tabella 1 CCNL 2019/21 – Progressioni interne alle aree, con i differenziali stipendiali che dovevano svolgersi già nel 2023.
Inoltre, ci vengono segnalate problematiche di natura tecnica:
– mancano, per ogni lavoratore, i dati personali, il titolo di studio e l’inquadramento alla fascia economica.
– non risultano inseriti nel programma “Sup” alcuni lavoratori transitati nel ruolo civile dalla Polizia Penitenziaria (ex art 75) .
• sono stati esclusi dalla procedura 17 tecnici assunti dal 2019. così come per tanti altri dipendenti assunti nel 2019 da DAP e DGMC.
– non possono accedere alla piattaforma tutte le lavoratrici e i lavoratori che ai sensi dell’art 19 CCNL vigente hanno scelto di rimanere nel ministero nella stessa area, figura professionale e inquadramento economico.
Sono poi esclusi quei lavoratori che, a causa dell’immobilismo dell’amministrazione (dal 2010 qui si sono impediti gli avanzamenti di carriera resi possibili altrove), hanno deciso di partecipare al concorso pubblico, vincendolo, trovando in esso la sola possibilità di migliorare il proprio inquadramento.
Si tratta di lavoratrici e lavoratori che hanno scelto la sola strada possibile del concorso esterno. Sono stati giustamente collocati nella prima fascia economica del nuovo profilo ma, per alcuni di loro, ciò ha significato una perdita in termini economici, causata dal blocco della contrattazione né compensata dai due recenti rinnovi contrattuali. Abbiamo per tempo evidenziato questo rischio ma non se ne é tenuto conto é ora questi lavoratori pagano due volte responsabilità non proprie.
Come sempre non si lavora per tutto il personale del Ministero ma per dipartimenti. Ciò comporta un trattamento disomogeneo e di disparità di trattamento tra lavoratori che svolgono la stessa funzione. Vedi l’indennità per reggenza riconosciuta ai Direttori degli archivi notarili e non a quelli del DGMC.
Per questo siamo sempre più convinti della nostra scelta di non aver firmato una procedura che non dà risposte a tutte le lavoratrici ed i lavoratori di questo Ministero.
Da troppi anni i dipendenti attendono le progressioni economiche a causa del blocco della contrattazione.
Per recuperare questo ritardo, come Fp Cgil avevamo fatto delle proposte che avrebbero permesso alle lavoratrici ed ai lavoratori di progredire economicamente tenendo un equilibrio tra la vecchia e nuova versione della procedura. Vedi allegata nota del luglio 2022.
Le nostre proposte non sono state accolte, purtroppo oggi la denuncia e le segnalazioni dei lavoratori ci danno ragione, e questo ci rende ancora più responsabili. Pertanto diffidiamo questa Amministrazione dal negare diritti riconosciuti dal Ccnl e dalle norme.
Speriamo si tratti di un mero “ERRORE” tecnico il non aver previsto la possibilità di inoltrare la domanda da un luogo diverso dal proprio ufficio, perché sarebbe un’esclusione di fatto di quei lavoratori assenti a qualsiasi titolo, e in particolare in malattia, impossibilitati a recarsi nel proprio posto di lavoro.
p.la FP CGIL Nazionale
Russo – Fuselli – Mascagni