UDIENZA DA REMOTO
RESOCONTO DELL’INCONTRO
Si è svolta oggi la riunione, richiesta dalle Organizzazioni Sindacali, per affrontare le problematiche relativo all’entrata in vigore della riforma Cartabia, relativamente all’udienza da remoto.
Abbiamo fatto presente, in primis, che siamo impegnati a definire il nuovo contratto integrativo e il nuovo ordinamento professionale e che, pertanto, questa iniziativa improvvisata, senza un confronto o un’informativa sindacale è una chiara violazione delle norme che regolano il confronto tra le parti.
Una inutile fuga in avanti temeraria che ha solo creato confusione organizzativa in tutti gli uffici. In particolare tra i Cancellieri e gli Assistenti Giudiziari, lavoratrici e lavoratori su cui ricade la modifica dell’attività da svolgere in udienza.
Siamo davanti all’ennesimo provvedimento raffazzonato che non può trovare riscontro positivo tra le lavoratrici e i lavoratori, i quali hanno evidenziato tutte le criticità e l’impossibilità di attuarlo nelle condizioni date, senza formazione, strumenti adeguati e funzionanti.
É pur vero che le lavoratrici e i lavoratori addetti all’assistenza al Magistrato in udienza possono e devono avvalersi di strumentazione tecnica informatica ma deve essere un SUPPORTO E NON UN INTRALCIO, pertanto va attivato un piano di formazione finalizzato all’uso corretto delle telecamere e la registrazione della testimonianza, resa nel corso dell’udienza.
Abbiamo chiesto, infine, di applicare pedissequamente la norma, ovvero di attivare la registrazione solo per i casi previsti dalla riforma e non di estenderla a tutti i procedimenti con istruttoria. Dobbiamo evitare attività inutile che appesantisce e prolunga la durata dell’udienza e diminuisce il numero di processi che si possono trattare.
Per i motivi sopra espressi, abbiamo chiesto di posticipare la procedura, fino a quando sarà definito il contratto integrativo, a partire dalle famiglie professionali.
Auspichiamo una rapida, concreta e visibile ripresa della trattativa per la definizione delle famiglie professionali e i passaggi tra le aree, in caso contrario saremo costretti ad attivare la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di questo Ministero.
A seguire ci è stata data l’informativa relativa al Palazzo di Giustizia di Napoli Nord.
A seguito dei gravissimi fatti di Caivano, il Ministro ha deciso l’ampliamento della dotazione organica di 30 unità per far fronte all’emergenza.
I 30 posti per ampliare gli uffici giudiziari di Napoli Nord sono stati recuperati tagliando le dotazioni organiche degli uffici del distretto, 15 posti in Corte, 15 posti sugli altri uffici. Abbiamo espresso la nostra contrarietà a questo tipo di provvedimento. Invece di tagliare le dotazioni di uffici già in sofferenza, trattandosi di una misura per affrontare una emergenza, bisognava risolvere con un decreto legge, procedendo alle assunzioni degli idonei dalle graduatorie valide.
Almeno sulle assunzioni, l’Amministrazione ci ha assicurato che le 30 unità saranno coperte con lo scorrimento delle graduatorie valide a partire da quella per Direttori.
Verificheremo che ciò avvenga.
Vi aggiorneremo sugli sviluppi.
Fp CGIL
Felicia Russo