In data 22 agosto u.s. le scriventi OO.SS., a causa del nuovo eccezionale rialzo delle temperature in alcune città caratterizzate da bollino rosso – rischio 3, hanno chiesto ai vertici dell’Amministrazione, al fine di garantire massima tutela alla salute di tutto il Personale dell’Istituto, la possibilità di consentire la fruizione di ulteriori giorni di smart working per i sottoscrittori dei relativi contratti individuali. Nello stesso tempo, per i colleghi che eseguono la prestazione lavorativa in presenza, sempre al fine di perseguire il medesimo obiettivo in precedenza richiamato, le scriventi sigle hanno chiesto l’attivazione di un codice specifico giustificativo dell’assenza.
La risposta dell’Amministrazione, che alleghiamo, oltre a ribadire, per i lavoratori agili le disposizioni elencate nella comunicazione pubblicata nella intranet il 17 luglio u.s. (“…Si precisa pertanto che si potrà concedere l’ulteriore giornata in SW esclusivamente in presenza delle seguenti condizioni: istanza motivata da inviare ai rispettivi vertici, un accordo individuale di SW (che garantisce svolgimento obiettivi, altrimenti i dipendenti dovranno fruire di istituti/ permessi previsti nel contratto: ferie, permessi, ecc), la garanzia dei servizi essenziali presso ciascun ufficio, bollettino Ministero salute che attesti la temperatura “percepita” superiore a 40º”), per quanto attiene ai lavoratori in presenza, sottolinea che, in assenza di norme specifiche, non è possibile creare un codice ad hoc per la suddetta tipologia di assenza e che, pertanto, la richiesta di queste OO.SS. non poteva essere accolta.
Le scriventi sigle, pur manifestando apprezzamento per la tempestiva risposta ricevuta, esprimono grande rammarico per quanto comunicato, soprattutto in considerazione della crescente attenzione che negli ultimi anni è stata rivolta, sia dai rappresentanti dell’Amministrazione, sia dalle Organizzazioni sindacali alle molteplici iniziative adottate per salvaguardare la salute del Personale e delle proprie famiglie.
Queste OO.SS. si sarebbero aspettate, piuttosto, una decisione che, facendo leva anche sull’autonomia organizzativa e regolamentare della Corte dei conti, potesse essere connotata da maggiore flessibilità/elasticità proprio per proseguire sulla strada intrapresa, replicando ad esempio modelli già adottati solo pochi giorni fa, in occasione della chiusura dell’Istituto disposta dal vertice istituzionale in data 14 agosto.
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero C. Visca M. Centorbi