Ministro della Giustizia
On.le Francesco Paolo Sisto
Viceministro della Giustizia
Dott. Alberto Rizzo
Capo di Gabinetto
Dott. Gaetano Campo
Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria
Dott.ssa Mariaisabella Gandini
Direttore Generale del personale e della formazione
Dott. Lucio Bedetta
Direttore Generale del bilancio e della contabilità
Ing. Ettore Sala Capo Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione
Ing. Vincenzo De Lisi
Direttore Generale per i servizi informativi automatizzati
Dott. Giovanni Russo
Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Dott. Massimo Parisi
Direttore Generale del personale
Dott. Antonio Sangermano
Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità
Dott. Giuseppe Cacciapuoti
Direttore Generale del personale, delle risorse e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile
Dott. Renato Romano
Direttore Generale degli Archivi Notarili
Ab immemorabili FPCGIL CISL FP e UILPA, con riferimento alla stipula del nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo del Ministero della Giustizia, stanno chiedendo l’applicazione dell’art. 18 del CCNL 2019/2021 “nella interezza, senza eccezioni e/o dilazioni, totali o parziali” (cfr. nota del 19.6.2023 in allegato 1). Ed invero tale articolo, che disciplina le norme di applicazione del CCNL, come è noto non prevede soltanto la definizione delle famiglie professionali (tale definizione peraltro doveva avvenire entro lo scorso mese di ottobre) ma anche:
la completa attuazione, sulla base della previgente disciplina, delle procedure per l’attribuzione di progressioni economiche definite dai contratti integrativi già sottoscritti alla data di entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale (anche nella ipotesi in cui alla data di entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale sia stata firmata solo l’Ipotesi di contratto integrativo);
la completa attuazione, sulla base del precedente ordinamento professionale, delle procedure concorsuali di accesso alle aree o posizioni di inquadramento giuridico del precedente ordinamento professionale, ivi incluse quelle riservate al personale già in servizio presso l’amministrazione, già bandite prima dell’entrata in vigore del nuovo ordinamento;
in fase di prima applicazione del nuovo ordinamento professionale e comunque entro il termine del 31 dicembre 2024, la realizzazione della progressione tra le aree del personale con procedure valutative, definite previo confronto con le oo ss e finanziate anche mediante l’utilizzo delle risorse determinate ai sensi dell’art. 1 comma 612 della legge di bilancio 2022 (n. 234 del 30 dicembre 2021) in misura non superiore allo 0,55% del monte salari dell’anno 2018, cui sono ammessi i dipendenti in servizio in possesso dei requisiti indicati nella tabella 3 di corrispondenza del CCNL.
Nel corso della riunione che si è svolta lo scorso 13 luglio le delegazioni di CGIL CISL e UIL, ribadendo quanto menzionato nella nota del 19.6.2023, hanno posto la richiesta di affrontare l’intero quadro delle risposte da dare al personale in termini di riconoscimento e valorizzazione delle competenze e delle professionalità acquisite come pregiudiziale per la prosecuzione delle trattative: da troppo tempo i lavoratori, specie quelli del DOG, attendono le progressioni giuridiche, dentro e tra le aree, e quindi sarebbe ingiusto indugiare ancora.
Orbene, dopo la riunione del 13 luglio scorso, stanno arrivando le convocazioni dei tavoli tecnici per la definizione delle famiglie professionali da parte dei singoli dipartimenti e da parte degli Archivi Notarili.
dati completi sulle dotazioni organiche e sulle presenze in servizio, distinte per aree e per figure professionali, con riferimento a tutti i dipartimenti ed agli Archivi Notarili. Per l’organizzazione giudiziaria tale dato va dato al netto dei posti destinati a tutti i cancellieri esperti ed a tutti i direttori risultati idonei nell’ultimo concorso, la cui assunzione FPCGIL CISL FP e UILPA, stante le esigenze degli uffici, da tempo e con forza stanno chiedendo;
dati sulle cessazioni dal servizio previste fino al 31.12.2024 con riferimento a tutti i dipartimenti ed agli Archivi Notarili;
realizzazione dei passaggi in deroga, complessivo di Ministero e distinto per ciascun Dipartimento e per gli Archivi Notarili (art. 18 n. 8 CCNL 2019/2021);
i dati relativi alle risorse impegnate per i passaggi fra le Aree previsti dall’accordo del 26 aprile 2017 (recepito nel DM 9 novembre 2017), il numero dei passaggi effettivamente realizzati e, conseguentemente, le risorse ancora non spese;
i dati relativi ai passaggi giuridici nelle aree fra i profili, sempre in attuazione dell’accordo del 26 aprile 2017 (recepito nel DM 9 novembre 2017) dei conducenti di automezzi, dell’operatore giudiziario ad assistente giudiziario, dell’assistente giudiziario a cancelliere esperto e del funzionario giudiziario a direttore.
Fp CGIL, CISL Fp e UIL PA ritengono che le risposte a tali richieste saranno utili al buon esito degli incontri dei tavoli tecnici. In caso contrario ancora una volta i lavoratori della Giustizia saranno esposti al rischio di vedere naufragare per l’ennesima volta gli strumenti di valorizzazione che un CCNL mette loro a disposizione.
Codesta Amministrazione ha dato fino ad oggi importanti segnali di discontinuità rispetto alla inqualificabile passata gestione e per tale motivo confidano in positivo riscontro.
FP CGIL |
CISL FP |
UIL PA |
Russo |
Marra |
Amoroso |