Abbiamo finalmente raggiunto oggi la quadra sul delicato passaggio relativo alle nuove progressioni economiche, chiuso il tavolo tecnico e sottoscritto l’accordo con il successivo tavolo politico.
Gli elementi significativi dell’accordo consentono di superare lo scoglio della valutazione, tramite criteri che si rifanno alla media delle valutazioni conseguite nell’ultimo triennio rispetto alla partecipazione ai progetti locali, con una clausola di garanzia per chi, per motivi di impedimento oggettivo, non ha potuto partecipare, tramite l’attribuzione del punteggio più basso. Per quanto riguarda la valutazione sui criteri relativi alla esperienza professionale riteniamo si sia raggiunto un risultato che tutela coloro che da più tempo non hanno avuto progressioni economiche, tramite la valorizzazione dell’anzianità di permanenza nella fascia economica, ma anche con un adeguato apprezzamento dell’anzianità generale.
L’altro criterio riguarda i titoli ed anche in questo caso riteniamo sia stato raggiunto un accordo che garantisce l’equilibrio, incidendo per il 20% sul totale complessivo dei punteggi attribuibili e valorizzando a nostro avviso adeguatamente i titoli posseduti dai lavoratori.
L’accordo impegna 10 milioni di euro a valere sul 2023 e consente di garantire la progressione economica ad un totale di 4611 lavoratori di cui 111 nella Prima Area, 3082 nella Seconda 1418 nella Terza, pari al 49% calcolato sulla platea degli aventi diritto, ovvero dei lavoratori che hanno maturato i requisiti previsti dal CCNL per poter partecipare alle progressioni, attribuendo la decorrenza al 1 gennaio 2023.
L’importanza di questo passaggio contrattuale è evidente perché riapre una nuova stagione contrattuale che consentirà nel 2024 un processo che si può ipotizzare di pari numeri e, negli anni a seguire, di mantenere questa opportunità garantendo anche a chi adesso non ha i requisiti di anzianità previsti l’accesso ai differenziali stipendiali.
Adesso l’ipotesi di accordo prende la tortuosa strada della certificazione da parte degli organi di controllo e su questo, come sugli altri accordi ancora in itinere, abbiamo chiesto e solleciteremo particolare attenzione da parte della direzione politica al fine di garantire la massima speditezza possibile del percorso.
Per quanto riguarda l’accordo sulle famiglie professionali è arrivato un via libera da parte degli organi di controllo condizionato all’espunzione dal testo dell’accordo dei riferimenti ai profili di ruolo. Noi abbiamo ritenuto di sottoscrivere lo stesso l’accordo per la sua funzione propedeutica rispetto all’attuazione di altri fondamentali obiettivi della contrattazione integrativa: dai passaggi economici alle posizioni di specifica responsabilità fino ai passaggi di area, ma abbiamo chiesto, unanimemente come parte sindacale, che si sottoscrivesse una dichiarazione congiunta che riportasse sia i profili di ruolo che l’impegno a suo tempo assunto sulla riscrittura dei mansionari in modifica dell’ordinamento professionale del 2010. Dichiarazione che poi è stata concordata e sottoscritta con l’Amministrazione.
Con la stipula degli accordi sulle progressioni economiche e sulla mobilità e con la sottoscrizione definitiva dell’accordo sulle famiglie professionali si chiude una prima fase della contrattazione integrativa particolarmente intensa e ricca di risultati in questo semestre.
Restano da definire nella seconda parte dell’anno altri importanti accordi: la riscrittura delle mansioni dei profili di ruolo, l’accordo sui nuovi passaggi di area e quello sui criteri di attribuzione delle indennità di specifica responsabilità in Seconda Area, per il quale stiamo attendendo la certificazione dell’accordo sul FRD 2023 per poter avviare il confronto.
Tutte materie su cui ci eserciteremo a partire dal prossimo mese di settembre, ma poiché non è dato annoiarci, nelle more avremo il confronto politico sulla nuova riorganizzazione, di cui vi trasmetteremo le nostre valutazioni a stretto giro di posta e sulla nuova rimodulazione degli organici che peraltro dovrà vedere applicati sia il nuovo ordinamento professionale che la composizione dell’area delle elevate professionalità.
Infine abbiamo sollecitato l’amministrazione a procedere con celerità alle assunzioni già programmate, esprimendo la preoccupazione di un oggettivo rallentamento dovuto ai tempi di realizzazione della nuova riorganizzazione. Abbiamo ricevuto delle rassicurazioni che naturalmente verificheremo sulla base del calendario che ci è stato rappresentato nella riunione precedente.
Non appena avremo gli accordi sottoscritti sarà nostra cura trasmetterveli.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale