Giustizia – Resoconto del primo incontro per il Contratto Integrativo

14 Luglio 2023

Si è svolto oggi il programmato incontro per il contratto Integrativo – famiglie professionali presso il Ministero. Per la parte Pubblica erano presenti il Viceministro On. Paolo Sisto ed i capi Dipartimenti e Dirigenti di tutte le articolazioni del Ministero.

Dopo i saluti del Viceministro, è intervenuto il Capo Dipartimento del Dog che ha confermato l’intenzione di organizzare insieme agli altri suoi colleghi, a breve, dei tavoli tecnici per iniziare la discussione sulle famiglie professionali.

Come già riportato nella nota unitaria, abbiamo dato la nostra disponibilità e massima collaborazione per la definizione del contratto nel più breve tempo possibile.

Evidenziando, però, che per noi la discussione non si può fermare alle famiglie professionali, il contratto va realizzato in tutte le sue parti.

Perché il confronto possa partire bisogna che l’amministrazione fornisca i dati che da tempo chiediamo a partire dalla puntuale quantificazione dello 0,55% del monte salari 2018 che con il CCNL 2019/2021 sono disponibili per i passaggi tra le aree, in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno e con procedura semplificata.

Ma, confermando il nostro obiettivo di far passare più personale possibile dall’ Area Assistenti a Funzionari e lo svuotamento dell’area Operatori, abbiamo chiesto di sapere quante risorse sono ancora disponibili per i passaggi previsti dall’accordo del 26 aprile 2017 e ancora non effettuati.

L’art. 18 del nuovo CCNL, infatti, permette di sommare le risorse nuove a quelle di precedenti piani assunzionali autorizzati e di utilizzare le procedure semplificate per la totalità dei passaggi effettuabili fino al 31.12.2024.

Un’occasione particolarmente utile per recuperare il tempo perso dal Ministero della Giustizia in tutti questi anni, rispetto agli altri ministeri, e che non possiamo assolutamente permetterci di sprecare.

Non accetteremo, infatti, che un solo centesimo destinato alla riqualificazione del personale venga destinato ad altro. Per questo chiediamo trasparenza sulle risorse assegnate al ministero fin dal 2017 per la riqualificazione del personale di tutte le qualifiche e ancora non realizzata.

Infine, chiediamo che l’amministrazione e l’autorità politica del Ministero della Giustizia si confrontino con le OOSS per rideterminare ed ampliare il piano dei fabbisogni di personale alla luce dei passaggi di area possibili grazie alla definizione delle famiglie professionali ma anche prevedendo i posti nella nuova Area delle Elevate Professionalità che dovranno permettere un congruo numero di progressioni per il personale già inquadrato nella ex Area III.

La nuova organizzazione del Ministero, anche grazie all’innovazione introdotta con l’Ufficio per il Processo deve puntare ad avere, a regime, almeno i due terzi del personale collocato nelle aree apicali (Funzionari e Elevate Professionalità) per potersi confrontare alla pari con le amministrazioni strategiche del comparto delle Funzioni Centrali e con le amministrazioni della Giustizia in Europa.

Per questo prendiamo atto con disponibilità e favore dell’impegno assunto in conclusione dal Viceministro per un confronto serrato con l’obiettivo di chiudere il contratto integrativo in tempi rapidi ma anche con la soddisfazione di tutti per la effettiva possibilità di risolvere le criticità da tutti ormai condivise.

Sarà nostra cura tenere aggiornati i lavoratori e le lavoratrici degli ulteriori incontri.

p.la Fp Cgil Nazionale

Russo – Fuselli – Mascagni

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