INL, Fp Cgil – Differenziali stipendiali e altro

22 Giugno 2023

Nella giornata del 22 giugno abbiamo avviato finalmente la contrattazione sulle progressioni orizzontali con decorrenza 1° gennaio 2023. Certo, se avessimo chiuso un po’ prima la discussione sulle famiglie professionali dopo otto mesi di tavoli, non dovremmo fare ora la corsa a ostacoli. Ma tant’è. Il nostro impegno per arrivare al traguardo c’è tutto.


Per quanto ci riguarda, abbiamo evidenziato che l’impianto sembra essere abbastanza in linea con le indicazioni del CCNL, prevedendo: massimo 40 punti per la valutazione individuale, massimo 40 punti per l’esperienza professionale e massimo 20 punti per i titoli di studio.


I posti messi a disposizione per il 2023 sono 1.078, così divisi: 662 per l’area funzionari, 494 per l’area assistenti e 2 per l’area operatori. Rispetto all’accordo a latere che era stato sottoscritto c’è una riduzione di circa 20 unità. Questo è dovuto al calcolo del personale che andrà in pensione alla data del 1° luglio e comunque consentirà al 50% degli aventi diritto di ottenere i differenziali stipendiali.

Ricordiamo che c’è un impegno delle parti al tavolo di garantire progressioni orizzontali nel 2024 all’altro 50% degli aventi diritto.

Concordiamo con la suddivisione dei posti per area, piuttosto che per famiglia o profilo: questo potrà evitare quanto accaduto nelle ultime progressioni orizzontali, in cui avanzò poco più di un centinaio di posti per assenza di relativi destinatari.


Potranno partecipare alla procedura tutti i dipendenti di ruolo dell’INL, in servizio alla data di scadenza della presentazione della domanda prevista nei bandi delle procedure, con contratto a tempo indeterminato, pieno o parziale, anche se in posizione di comando presso altra pubblica amministrazione e che, alla data del 31.12.2022, abbiano maturato una permanenza nella fascia economica pari ad almeno 1 anno nei ruoli dell’INL e che non abbiano beneficiato nei 2 anni precedenti al 31.12.2022 di progressione economiche. Questo significa che le lavoratrici e i lavoratori che abbiano beneficiato delle ultime progressioni, nel 2021, non potranno prendervi parte. Ricordiamo che un criterio simile è disposto direttamente dal CCNL al fine di garantire che i differenziali stipendiali siano attribuiti “a rotazione” a tutti i lavoratori.


Riguardo alla valutazione individuale, l’ipotesi prevede che il lavoratore privo per una delle ultime annualità a causa di assenza di lungo periodo, potrà fare riferimento alla precedente valutazione, fino a risalire al 2017, anno di costituzione dell’INL. A proposito della valutazione, l’ipotesi proposta prevede tre fasce: la prima per chi ha un punteggio da 90 a 100, la seconda da 89 a 70 e la terza inferiore a 70. Ciascuna delle tre è differenziata di un punto dall’altra (rispettivamente 40, 39 e 38). La nostra proposta è stata di fare un piccolo sforzo, se possibile, e prevedere un ampliamento della prima fascia da 85 a 100.


Riguardo all’esperienza professionale, si considera l’anzianità di ruolo maturata sia nel Ministero del Lavoro che in INL.


Abbiamo chiesto che i dati previsti siano già inseriti tutti in piattaforma, perché INL dovrebbe già esserne in possesso. Questo accelererebbe molto la procedura, lasciando che siano i lavoratori a verificare la correttezza dei dati inseriti.

Abbiamo inoltre ricordato i problemi che la procedura informatica aveva creato nelle progressioni orizzontali del 2021, chiedendo di fare, ora, massima attenzione.


Infine, un tema fondamentale è l’apertura del tavolo su FRD 2022, per poter stanziare le relative risorse economiche.


Riguardo all’odissea della variazione di bilancio, invece, ci aspettiamo che al prossimo incontro l’Amministrazione ci dica cosa ha fatto con il Ministero del Lavoro per sbloccare la vicenda, che ormai assume toni grotteschi e parossistici. È probabilmente il caso di investire della questione direttamente il vertice politico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per chiedere un intervento su chi di dovere, chiedendo di smettere di mettersi di traverso e garantire che i lavoratori dell’INL non subiscano ulteriormente le conseguenze di guerre e sgambetti verso INL.


Venendo ad altri argomenti: dopo aver ribadito anche oggi la nostra richiesta di un tavolo sulla vigilanza in Sicilia, qualche prima risposta è arrivata al tavolo odierno. Circa una trentina di ispettori sarà inviata in Sicilia, a partire dal 1° luglio. Si tratta di personale ispettivo che è stato ritenuto dotato dell’esperienza necessaria per svolgere attività di polizia giudiziaria e che lavorerà quotidianamente insieme ai carabinieri del NIL. Nei mesi successivi, probabilmente da gennaio 2024, saranno considerate anche altre domande, in particolare di personale neoassunto o che non svolge da tempo attività ispettiva, così da garantire che anche questi lavoratori possa nel frattempo maturare l’esperienza necessaria per poter operare in un campo così delicato e difficile.

Resta, comunque, da capire come si intenda organizzare questo primo presidio di vigilanza fino a dicembre. Noi, testardamente, insistiamo a chiederlo, soprattutto perché siamo consapevoli delle forti resistenze di certo potere, che mal tollera invasioni di campo dal “continente” e magari non vede l’ora di smentire l’importanza del ruolo di forme di vigilanza statali.


Ci sono, infine, state date alcune informazioni rispetto all’ingresso degli Ispettori Tecnici.
Per le sedi che avranno ingressi importanti (Roma, Napoli, Milano, Torino e Bari) il momento della firma del contratto viene differenziato dalla presa di servizio, che resta il 10 Luglio per tutti; in queste sedi con ingressi importanti sono anche scadenzate le firme, ad es. ITL Roma i vincitori sono stati divisi in tre gruppi: uno firma il 5 Luglio, uno il 6 Luglio e uno il 7 Luglio. Nelle sedi medio-piccole, con ingressi più ridotti, si firma e si prende servizio il 10 luglio.
L’Amministrazione ha anche dichiarato che intende dare differimento della presa di servizio fino al 1° settembre a chi lo dovesse chiedere, in particolare per chi evidenziasse problematiche legate al passaggio dal precedente posto di lavoro e all’indennità di mancato preavviso.

Altra questione, su cui da anni siamo intervenuti garantendo i diritti di lavoratrici e lavoratori è la tutela della genitorialità, con il rispetto dell’art. 42 bis del TU maternità e paternità. Sul punto, l’Amministrazione ha detto che farà un ulteriore sforzo per garantire che il riavvicinamento del genitore avvenga anche prima della conclusione del periodo di prova.

Per chi prenderà servizio il 10 luglio, partirà una formazione generale di base a cui si accosteranno momenti di ispezione in affiancamento ad altri ispettori, del lavoro o tecnici, per iniziare a capire come si svolge l’attività ispettiva.

Da settembre, invece, partirà la formazione specifica su salute e sicurezza, gestita dall’INAIL su base regionale che si svolgerà in presenza.


Prossima riunione il 6 luglio.

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

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