Ieri c’è stato il previsto e atteso incontro con il Capo di Gabinetto sulle questioni rimaste in sospeso per quel che riguarda il problema della mobilità volontaria, nonché alcune richieste di chiarimento in ordine ai paventati processi di riorganizzazione del ministero.
Sulla mobilità abbiamo registrato sostanziali passi in avanti, in particolare per quel che riguarda la periodicità dei bandi, tramite la previsione di un primo bando da attuare in almeno due fasi e la successiva previsione di una periodicità anche semestrale e l’introduzione di una flessibilità rispetto alla individuazione di una percentuale per gli organici inferiori o pari alle sei unità. Restano alcune perplessità in ordine alla questione dei profili unici, sui quali è stata prefigurata una soluzione che ancora non ci convince. In ogni caso siamo in attesa della formulazione per iscritto della nuova proposta, e solo allora saremo in grado di verificare la percorribilità della proposta per giungere alla sospirata chiusura dell’accordo.
Per quanto riguarda i processi di riorganizzazione il Capo di Gabinetto ci ha comunicato quanto segue:
è confermato l’aumento dei Musei dotati di autonomia speciale annunciato dal Ministro ai media. Tale aumento sarà in parte corroborato da un incremento della dotazione organica dei dirigenti (6 di prima e 5 di seconda fascia) ma non è chiaro con quale dotazione organica né quali saranno i siti individuati;
sul restante piano ci è stato detto che ancora non ci sono riflessioni compiute, ma che una riorganizzazione è nelle prospettive di questa legislatura, con l’impegno di una consultazione preventiva della parte sindacale;
siamo stati informati dell’inserimento di un emendamento governativo al DL 44, poi ritirato, che avrebbe previsto una dotazione organica di 100 unità per l’area delle elevate professionalità. Un tema su cui sarebbe del tutto opportuna una consultazione preventiva, considerato che il numero previsto ci appare del tutto insufficiente rispetto alla dimensione professionale dell’organico M IC;
è stata annunciata una iniziativa normativa relativa allo scorrimento della graduatoria dei cosiddetti funzionari ombra;
sul piano assunzionale ci è stato annunciato il prossimo scorrimento degli ulteriori 750 AFAV più i rinunciatari, che dovrà essere previsto in un DPCM integrativo ai DPCM del 2022. Oltre naturalmente all’espletamento delle procedure che riguardano gli assistenti amministrativi, informatici, i tempi determinati e i 518 funzionari. Noi riteniamo che, anche in riferimento alla programmazione 2023, vada affrontato il tema degli ulteriori scorrimenti a chiusura della graduatoria AFAV, ulteriori scorrimenti delle graduatorie concorsuali vigenti o in corso di definizione, l’indizione di nuovi concorsi per le professionalità escluse dalla programmazione attuale (assistenti tecnici e funzionari tecnici, nonché, entro il 2024, i nuovi profili di ruolo individuati dall’accordo sulle famiglie professionali). Accanto a questo ci è stato detto che il governo intende, nel medio periodo, arrivare alla piena occupazione: noi prendiamo molto sul serio questo impegno e lo verificheremo a partire dagli aggiornamenti previsti sul piano dei fabbisogni.
I nuovi inquadramenti e le polemiche strumentali.
In coda alla riunione abbiamo avuto il chiarimento richiesto sulla questione che abbiamo sollevato in ordine ai decreti di inquadramento degli ultimi assunti AFAV, dove avevamo rilevato, dopo una consultazione con i nostri uffici legali, un trattamento economico inferiore a quello previsto dal bando. L’Amministrazione ha chiarito e rassicurato sul fatto che, pur non essendo indicato nei decreti di assunzione l’importo stipendiale dovuto per effetto della previsione del bando concorsuale, ai lavoratori verrà comunque corrisposto il differenziale stipendiale, precisando che la determinazione del decreto nella forma contestata è il frutto di una interlocuzione con l’Ufficio Centrale di Bilancio, nel cui ambito l’Amministrazione ritiene di aver ricevuto ampie rassicurazioni circa la corretta attribuzione del trattamento previsto dal bando. Noi, nel prendere atto dei chiarimenti forniti, abbiamo chiesto una nota formale con la quale gli stessi chiarimenti vengano ribaditi. Ovviamente, alla luce di tutto questo, abbiamo deciso di sospendere l’iniziativa vertenziale e verificheremo il tutto al momento del pagamento degli stipendi ai lavoratori. A margine di questo abbiamo assistito all’ennesimo attacco della CISL nei nostri confronti, poi riportato con i soliti toni inaccettabili nel comunicato congiunto degli “amici” di CISL e FLP, basato su dichiarazioni singolari come quelle secondo cui noi avremmo dovuto portare la questione al tavolo e non fare la diffida, “turbando” in questo modo la serenità dei lavoratori coinvolti in questa vicenda. Senza voler entrare troppo nel merito di polemiche chiaramente strumentali noi riteniamo che il “turbamento” dei lavoratori deriva solo dalla mancanza di chiarezza e che l’iniziativa della CGIL è servita invece a riportare la serenità, considerato che il problema che abbiamo evidenziato ci era stato segnalato da molti degli interessati.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale