INL, Fp Cgil – Famiglie professionali: ennesimo stop…

07 Giugno 2023

Nella giornata di ieri abbiamo avuto l’ennesimo incontro a vuoto sulle famiglie professionali. Ormai siamo arenati da tempo su questo argomento, con grave danno per i lavoratori e per tutte le altre cose che si dovrebbero poi discutere, ma sembra quasi la cosa non interessi.

Per quanto ci riguarda, già dalla precedente riunione ci eravamo detti disponibili a firmare l’accordo, considerando l’ultima proposta dell’INL una buona soluzione in grado di garantire le posizioni presenti al tavolo, dando un minimo di visione prospettica agli sviluppi dell’ordinamento professionale. Non sembra una posizione condivisa, purtroppo, e sembra quasi ci sia chi da mesi si diverte a fare giochini sulle spalle dei lavoratori.

Nel frattempo, ricordiamo nuovamente che senza l’accordo sulle famiglie professionali non possiamo neanche avviare la discussione in tempo utile sulle progressioni orizzontali, con decorrenza 1° gennaio 2023, e non possiamo nemmeno avviare la discussione sulle progressioni verticali in deroga.

Accanto alla proposta di accordo sulle famiglie professionali ci è stato presentato un piano di interventi consequenziale: si prevede la possibilità di avviare progressioni orizzontali per 1.099 lavoratori quest’anno e di farne altrettante nel 2024 (per un totale di 2.198 lavoratori), così da coprire nel biennio 2023-‘24 tutti gli esclusi dalle ultime progressioni orizzontali del 2021. Da parte nostra, abbiamo chiesto all’Amministrazione di presentare una bozza di accordo sulle progressioni già dal prossimo incontro e di presentare anche ipotesi di accordo su FRD 2022, così da prevedere il relativo stanziamento dei fondi. Considerando i tempi per la certificazione degli accordi, occorre fare in fretta, se davvero vogliamo provarci. Noi ci siamo.

L’Amministrazione ha poi quantificato le risorse in grado di garantire passaggi verticali in deroga per il personale: allo stato, sarebbero possibili 162 passaggi dalla seconda alla terza area e 8 dalla prima alla seconda, per un totale di 170 passaggi verticali. Si è poi aggiunta la disponibilità a reperire ulteriori risorse dal piano dei fabbisogni per fare ulteriori passaggi verticali.

A seguito della sigla dell’accordo sulle famiglie professionali, ci è stata anche data la disponibilità a discutere dei passaggi tra famiglie professionali e, a seguito di nostra precisa richiesta, anche tra profili professionali. Nel documento presentato dall’Amministrazione si prevede altresì che, in fase di prima applicazione “l’Amministrazione promuove il passaggio del personale nella famiglia professionale corrispondente alle attività in cui risulta impegnato alla data del 1° novembre 2022 in base all’asseverazione dell’Ufficio di assegnazione e previa istanza dell’interessato (es. passaggio nella famiglia professionale del contenzioso). In assenza di tale richiesta, il personale resta inquadrato nella famiglia di appartenenza e svolge le attività caratterizzanti la stessa”. Ci sembra un passo nella direzione giusta: superare la percentualizzazione del personale ispettivo, impiegato in varie attività e distolto dall’attività ispettiva, e noi siamo assolutamente d’accordo.

Infine, si prevede anche la regolamentazione dei criteri generali sulla mobilità territoriale, così da garantire un sistema di regole uguali per tutti e non assoggettato a discrezionalità o favori.

Approfittando della presenza del vertice dell’INL, abbiamo anche chiesto lumi sugli emendamenti relativi agli arretrati della perequazione e sul riconoscimento al personale delle risorse derivanti dalle sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La laconica risposta è stata che gli emendamenti sono stati inviati al Ministero del Lavoro ma non si sa altro, essendo poi compito di quest’ultimo provare a seguirli. Chissà se mai la Ministra del Lavoro si ricorderà di questo o se, tramontata l’ipotesi della chiusura di INL, ormai quest’ultimo con i suoi dipendenti non abbia più alcun interesse. A questo punto, ne trarremo le debite conseguenze…

Ci è stato poi confermato quanto avevamo già ipotizzato nel nostro precedente comunicato riguardo alle vicissitudini del bilancio dell’INL: il Ministero del Lavoro sarebbe intervenuto su INL per chiedere una serie di chiarimenti, con ciò allungando l’iter di approvazione della variazione di bilancio, con quel che ne deriva rispetto ai termini di erogazione delle somme del Decreto Incentivi 2022. Anche in questo caso ci si diverte a fare giochini sulla pelle dei lavoratori.

Abbiamo poi chiesto di avere maggiori informazioni rispetto alla realizzazione di un primo presidio di vigilanza in Sicilia, chiedendo la convocazione di un apposito tavolo sindacale: considerando anche l’importanza diremmo epocale del passaggio, riteniamo doveroso un confronto su come si intenda sviluppare la vigilanza sul lavoro in quella Regione.

Riguardo al concorso per ispettori tecnici ci è stato comunicato che, essendo chiusa la piattaforma di scelta delle sedi, è in corso la definizione dell’assegnazione delle sedi considerando anche titoli di preferenza precedentemente inviati dai concorrenti.

Infine, ci è stato comunicato che INL ha inviato a RIPAM richiesta di scorrimento per ulteriori 465 posizioni nel profilo di ispettore del lavoro e di 54 posizioni nel profilo di funzionario amministrativo.

Prossimo incontro calendarizzato per il 12 giugno.

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

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