Alla c.a.
Ministro della Cultura
Dott. Gennaro Sangiuliano
Capo di Gabinetto del MiC
Dott. Francesco Gilioli
gabinetto@cultura.gov.it
Segretario Generale del MiC
Dott. Mario Turetta
sg@cultura.gov.it
E, p.c.
Direzione Generale Musei
Prof. Massimo Osanna
dg-mu@cultura.gov.it
Direzione Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone
dg-or@cultura.gov.it
Direzione Generale Organizzazione – Servizio II
Dott.ssa Sara Conversano
dg-or.servizio2@cultura.gov.it
Oggetto: Sicurezza nei luoghi della cultura e vertenza Palazzo Reale di Napoli
Egregio sig. Ministro,
i recenti accadimenti che hanno visto come bersaglio alcuni beni comuni e luoghi della cultura italiani pongono a tutti noi il problema della gestione della sicurezza del nostro patrimonio culturale, con la necessità di implementarne i livelli e garantire un presidio adeguato dei nostri istituti per la sicurezza dei lavoratori, dei visitatori e del patrimonio stesso.
È però evidente a tutti che, con la grave carenza di personale di vigilanza e accoglienza (mancano all’appello circa 2.500 unità), garantire la sicurezza dei nostri luoghi della cultura è diventato sempre più difficile e complesso; anzi, in molti casi essa non è per nulla garantita, al punto che alcuni Istituti non dovrebbero nemmeno essere ordinariamente aperti al pubblico. E la risposta a questa gravissima carenza di personale non può essere il ricorso sistematico alla vigilanza privata (anche armata), come sta avvenendo presso il Palazzo Reale di Napoli (e non solo), per cui è necessario che il Direttore Generale competente attivi uno specifico e più complessivo confronto sull’argomento con le
Scriventi in modo da poter avere una panoramica esaustiva sulle scelte operate a livello nazionale.
Alla luce di quanto espresso chiediamo che si apra con assoluta urgenza un confronto politico sull’importante carenza di personale del MiC (circa 8.000 unità) e sulle soluzioni che si metteranno in campo, anche in considerazione delle sfide che interessano il Ministero sul PNRR. Nello specifico, poi, è inaccettabile la tempistica con cui si sta procedendo all’assunzione degli AFAV, sia per i primi 576 idonei che per i successivi 750 autorizzati: è un tema dirimente, perciò, rimuovere le lentezze, interne ed esterne, affinché si proceda senza indugio alla contrattualizzazione di questo personale fino all’ultimo degli idonei.
Rendiamo noto che, laddove il Direttore Generale competente non dovesse avvertire la necessità del tavolo più volte invocato, tale decisione metterebbe a rischio l’intero Piano di valorizzazione 2023, con le inequivocabili conseguenze di cui sarà ampiamente avvisata la stampa nazionale, prima che venga “buttata la croce” addosso ai lavoratori e alle Organizzazioni che li rappresentano.
In attesa di riscontro in merito a quanto richiesto, porgiamo cordiali saluti.
FP CGIL Meloni |
CISL FP Nolè Di Stefano |
UIL PA Trastulli |
FLP Satolli |
CONFSAL-UNSA Urbino |
CONFINTESA Zicarelli |
USB Blasi |