Min.Difesa – Comunicato esiti incontro Ministro Crosetto

07 Marzo 2023

Si è tenuto ieri mattina il previsto incontro con il Ministro della Difesa e il Sottosegretario delegato più volte richiesto dalle scriventi OO.SS.

In apertura di riunione il Ministro Crosetto, nel definire essenziale il ruolo del personale civile, ha preannunciato una riforma radicale, da condividere con le OO.SS., che ne valorizzi ruolo e responsabilità e che sia in grado di cogliere le sfide delle mutate condizioni del paese.

Si è poi soffermato sulle criticità che il sindacato confederale ha evidenziato con le note costantemente inviate, sia in tema di divario economico che di ripianamento dell’organico.

Il Ministro dopo aver confermato la disponibilità a ricercare percorsi comuni, ha lasciato la riunione per i noti impegni istituzionali, chiedendo al Sottosegretario Dott. Matteo Perego di Cremnago, gli approfondimenti ai temi che FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno più volte segnalato. In particolare il Sottosegretario ha evidenziato:

a) la grave carenza di personale, nell’ambito della quale sono stati elencati i provvedimenti in itinere sulle assunzioni per i prossimi anni – 2430 unità da DPCM del marzo 2022, e 2400 da piano dei fabbisogni 2023;

b) la mancata attribuzione dei 21 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023, rispetto ai quali – e più in generale alla differenza retributiva che caratterizza in negativo il personale civile difesa rispetto agli altri pubblici dipendenti – ha dichiarato che si lavorerà per incrementare il FRD e colmare il gap;

c) In materia di lavoro agile ha garantito la piena disponibilità ad attuarlo e recepire le istanze del personale.

Gli interventi di FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno sottolineato come sia prioritario sciogliere il nodo politico delle relazioni sindacali, profondamente incrinate sia dalle contestazioni disciplinari a RSU e dirigenti sindacali nelle loro funzioni di rappresentanza, sia dal mancato aggiornamento dell’incontro sull’orario di lavoro con la delegazione trattante del Ministro.

I rappresentanti nazionali di FP CGIL – CISL FP e UIL PA, nel quadro di una valutazione complessiva delle criticità che attualmente condizionano il sistema tecnico amministrativo, operativo e industriale della difesa, e il lavoro prestato dall’occupazione interna, hanno rappresentato:

la gravissima carenza di organico di personale civile che non potrà essere colmata in tempi brevi attraverso le assunzioni programmate – che, se va bene, vedranno luce a partire forse dal 2025 -, ma potranno trovare soluzione solo avviando un piano straordinario di assunzioni che contempli nell’immediato almeno 6.000 unità tecniche e contestualmente, differire il termine del 31.12.2024 di entrata in vigore della legge 244/12, che riduce l’organico del personale civile a 20.000 unità, differimento approvato per i militari;

la conferma della discriminazione del personale civile contenuta nello schema di ristrutturazione del Segretariato Generale attraverso la soppressione, velata da ridimensionamento, della formazione del personale civile, probabilmente per gli interessi di qualcuno, oltre la sistematica sostituzione dei dipendenti civili con militari, dirigenti compresi;

l’esigenza di riconsegnare, incrementandole, le risorse dei 21 milioni sottratte al personale civile, attribuendole al FRD in maniera strutturale, per far fronte alle ordinarie necessità funzionali garantite dal personale e adeguare il trattamento economico delle lavoratrici e lavoratori civili a quello attribuito ai dipendenti delle altre amministrazioni pubbliche;

l’urgente necessità che siano fornite le TT.OO. da tutti gli Organi di Vertice. Ad oggi SMD – SMA e SGD non hanno ancora ottemperato.

la problematica dell’Agenzia Industria Difesa colpita da un provvedimento ostile che la costringe ad una gestione autonoma del trattamento stipendiale non disponendo delle risorse umane necessarie e tradita nella promessa di avere la disponibilità di personale che non è mai stato assegnato;

il persistere delle gravi problematiche stipendiali del Noi Pa, sia con il personale transitato che con gli altri dipendenti, che richiedono una risposta urgente;

il pessimo stato delle RELAZIONI SINDACALI CON L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE, in particolare negli ultimi 6 mesi, con la Delegazione trattante del Ministero della Difesa e Persociv in particolare, che continua a mostrare ostilità e pregiudizio verso il Sindacato. Infatti:

1. non ha mai risposto alla corrispondenza trasmessa dal SINDACATO e alle ISTANZE prodotte dalle lavoratrici e dai lavoratori civili;

2. non è ancora riuscita a definire compiutamente – seppure a distanza di ben 10 mesi dall’avvio della discussione – IL REGOLAMENTO DELLO SMART WORKING;

3. E’ stata teatro dei conti errati dell’FRD 2022, e delle successive attribuzioni economiche;

4. non ha ancora definito la discussione SULL’ATTUAZIONE DEL NUOVO ORDINAMENTO PROFESSIONALE per le lavoratrici e i lavoratori civili, IN ATTESA DELLE PROGRESSIONI PREVISTE DALL’ART. 18 del vigente CCNL;

5. non è stata in grado di trovare soluzione all’annosa questione relativa ai BENEFICI LAVORI INSALUBRI E POLVERIFICI, che continua a fare danni irreparabili al personale civile per l’accesso alla pensione, così come non è in grado di gestire l’iter delle pratiche pensionistiche del personale amministrato chiedendo ai dipendenti di produrre atti che la stessa amministrazione ha emanato;

6. ha impropriamente avviato, come in apertura ricordato, I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI A CARICO DI RSU E DIRIGENTI SINDACALI NELL’ESERCIZIO DELLE PROPRIE FUNZIONI;

7. ha unilateralmente chiuso, tradendo gli impegni assunti, il confronto in atto SULL’ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE TURNISTA, diffondendo la circolare NON CONDIVISA DAL SINDACATO CONFEDERALE e che pregiudicherà attività preziose;

Stante la qualità inadeguata delle relazioni sindacali, condotta dall’attuale dirigenza di Persociv, abbiamo richiesto al vertice politico di rimuovere gli ostacoli che si frappongono ad un sistema rispettoso delle parti e che consenta di riprendere un dialogo costruttivo.

Sul benessere del personale, abbiamo poi contestato la scelta, fortemente discriminatoria, di riservare solo alla componente militare, e non anche a quella civile, la polizza assicurativa sanitaria gratuita, considerato che il capitolo di bilancio da cui si attingono le risorse economiche necessarie a sostenerne il costo è rivolto ad ambedue le componenti.

In conclusione dei lavori, il Sottosegretario delegato – nel riservarsi di rispondere ad alcune questioni sollevate dalle OO.SS. – ha dichiarato che l’attività proposta dal Ministero nei prossimi mesi verterà sulla valorizzazione del patrimonio della Difesa, in particolare quello tecnico industriale, e che sarà massimo l’impegno per assicurare le risorse economiche al personale civile, per garantire le assunzioni in tempi rapidi e dare risposte anche in tema di benessere.

In ultimo il Vice Capo di Gabinetto, dr. Francesco Rammairone, è intervenuto sulle contestazioni disciplinari ai dirigenti sindacali, specificando da un lato l’attenzione dell’A.D. ma che sono in corso “verifiche” sull’accaduto e su presunti toni definiti “aggressivi”.

L’intervento è stato fortemente stigmatizzato da FP CGIL CISL e UIL PA perchè è apparso come un giudizio di merito che l’amministrazione non può avere senza infrangere la libertà sindacale e calpestare un diritto costituzionalmente rilevante e che, se non risolto immediatamente, assumerà ancora una più grave rilevanza mediatica.

Staremo a vedere nei prossimi mesi, come peraltro abbiamo inteso comunicare al Sottosegretario, se rispetto agli impegni assunti nell’occasione saranno poi adottate in concreto le misure ritenute necessarie a dare soluzione alle numerose problematiche esposte nell’occasione da FP CGIL – CISL e UIL PA.

Vi terremo come sempre tempestivamente informati circa gli sviluppi generati dall’odierna discussione.

FP CGIL                    CISL FP             UIL PA

Francesco Quinti       Massimo Ferri   Carmela Cilento

Roberto De Cesaris  Franco Volpi

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