Si è svolta oggi in sede Aran la riunione per l’avvio del negoziato per il rinnovo del CCNL dell’area della dirigenza delle funzioni centrali. In premessa il Presidente dell’Aran, dott. Antonio Naddeo, ha espresso la volontà che il negoziato possa svolgersi in tempi celeri, al fine di recuperare il ritardo accumulato e anche alla luce della difficile situazione economica che il Paese sta vivendo.
Il Dott. Mastrogiuseppe ha poi illustrato il perimetro economico entro il quale il negoziato potrà svolgersi. L’incremento percentuale previsto sulla retribuzione lorda media è pari, a regime dal 2021, al 3,78%, partendo da un incremento pari all’1,01% per il 2019 e all’1,72% per il 2020. Le risorse disponibili per il rinnovo contrattuale sono pari a 37,5 milioni di euro al lordo degli oneri riflessi, calcolate su una massa salariale al 31/12/2018 pari a 990 milioni di euro.
In uno scenario sicuramente difficile, accogliendo l’invito del Presidente ad accelerare l’iter del negoziato, occorre sviluppare un metodo che ci consenta di individuare un percorso di miglioramento contrattuale complessivamente basato, dal punto di vista programmatico, sulla doppia vigenza 2019-2021 e 2022-2024, metodo che consentirebbe di chiudere in fretta il negoziato per il contratto 2019-2021, utilizzando le risorse disponibili, per poi individuare un percorso da completare con il CCNL successivo.
Nei nostri interventi abbiamo espresso una serie di considerazioni e proposte di carattere generale, volte a migliorare la disciplina degli istituti normativi, delle relazioni sindacali e degli istituti a carattere economico. In particolare, abbiamo chiesto di:
• adeguare la disciplina degli istituti normativi e delle assenze a quella migliorativa introdotta con la stipula del CCNL del personale del comparto delle funzioni centrali 2019 -2021;
• ampliare le ipotesi di confronto agli atti di micro-organizzazione, rendendo utile ed effettiva l’informazione come presupposto del confronto e della contrattazione;
• incentivare, nei sistemi oggettivi di valutazione adottati dagli enti e dalle amministrazioni per il conferimento degli incarichi, l’utilizzo di elementi di natura non discrezionale, legati al percorso professionale e formativo, basati su elementi preventivamente comunicati (abilitazioni, dottorati, incarichi precedentemente ricoperti nell’organizzazione di attuale appartenenza, incarichi precedentemente ricoperti in altre Amministrazioni, esperienza di lavoro in ambito privato, etc.);
• disincentivare il ritardo nella definizione degli obiettivi assunti dagli enti e dalle amministrazioni e prevedere momenti di valutazione e confronto intermedi che consentano ai dirigenti di monitorare, tempo per tempo, lo stato di realizzazione degli obiettivi assegnati;
• attribuire, nel caso di svolgimento di incarichi ad interim, un valore più elevato della retribuzione di risultato, compreso tra il 40% ed il 50% del valore economico della retribuzione di posizione prevista per la posizione dirigenziale su cui è affidato l’incarico (retribuzione di posizione di parte variabile);
• prevedere anche per i dirigenti la possibilità di effettuare la prestazione lavorativa per processi e attività di lavoro, previamente individuati dalle amministrazioni, nella modalità di lavoro a distanza, finalizzata a conseguire il miglioramento dei servizi pubblici e l’innovazione organizzativa, garantendo, al contempo, l’equilibrio fra tempi di vita e tempi del lavoro dei dirigenti;
• aumentare la consistenza della parte variabile del Fondo risorse decentrato, utilizzando la possibilità offerta dall’art. 1, comma 604, della Legge di bilancio 234/2022 di incrementare le risorse di parte variabile destinate ai trattamenti accessori del personale dirigente, oltre il limite di cui all’art. 23, comma 2, del D.lgs. 75/2017;
• disincentivare i ritardi delle amministrazioni in materia di erogazione dei premi di risultato;
• prevedere una norma che consenta, in via generale, alle amministrazioni e agli enti, di adeguare il Fondo, incrementando autonomamente le risorse in relazione alle misure di innovazione tecnologica e alle scelte organizzative, anche utilizzando le economie di scala derivanti dai processi di transizione digitale ed ecologica, e/o dei processi di efficientamento energetico, nel rispetto della propria capacità di bilancio e delle disposizioni legislative vigenti;
• favorire l’accesso al welfare contrattuale in tutti gli enti e le amministrazioni e invitare congiuntamente il legislatore ad armonizzare il regime delle agevolazioni fiscali già previsto per i lavoratori del settore privato sui premi di risultato e sul welfare contrattuale, anche in linea con il Patto per il lavoro pubblico del 10/03/2021;
• ampliare la possibilità della contrattazione integrativa di destinare gli incentivi per la mobilità territoriale previsti dall’art. 30 del ccnl dell’area della dirigenza delle funzioni centrali anche per compensare situazioni di disagio derivanti da elevate distanze fra la sede di residenza o di domicilio e la sede di lavoro;
• per i professionisti superare il contingente bloccato per il personale inquadrato nei due livelli differenziati di professionalità e stabilire che gli enti, nel caso di affidamento di incarichi, funzioni e attività, che prevedano responsabilità, non comprese nei compiti o doveri richiamati dal CCNL, debbano erogare un compenso aggiuntivo a totale carico dell’Ente medesimo, che non vada ad incidere sul fondo della retribuzione accessoria;
• incentivare l’adozione di sistemi di valutazione per la performance dei professionisti volti a tenere conto, nell’assegnazione degli obiettivi, della particolare complessità dell’attività svolta, in relazione alle diverse famiglie professionali, e delle risorse umane e strumentali assegnate alle strutture professionali, nonché delle connesse responsabilità.
Il Presidente dell’Aran, in conclusione, ha ribadito la volontà di affrettare l’iter del negoziato, chiarendo che i tempi restano legati alla proporzionalità delle richieste avanzate. Ha, infine, aggiornato il tavolo al 28 Febbraio alle ore 10.30, quando presenterà una prima bozza da sottoporre al negoziato.
Fp Cgil
F. Oliverio
Cisl Fp
A. Marinelli
Uil PA
G. Romano
F. Trastulli