Nella giornata di ieri ci si è riuniti per discutere di alcune sezioni del PIAO. In particolare, si è discusso della sezione relativa al lavoro agile e quella riguardante il piano dei fabbisogni.
Rispetto al lavoro agile, abbiamo evidenziato problemi non tanto sul documento presentato, quanto sull’applicazione del regolamento emanato poche settimane fa, che a nostro parere era un buon documento. A fronte di un regolamento che prevede fino a 8 giorni di lavoro agile per tutti e fino a 10 per alcune categorie meritevoli di tutela, ecco riemergere le repubbliche autonome dell’INL con i feudatari dell’ufficio – confermati per l’ennesima volta in barba alle norme anticorruzione – che si arrogano il diritto di decidere insindacabilmente di riconoscere ad esempio 4 giorni di lavoro agile a tutti, senza differenze.
Per questo, abbiamo chiesto all’Amministrazione di intervenire per superare questi pregiudizi culturali rispetto a quella che è solo una diversa modalità di lavoro. Se, invece, abbiamo a che fare con gente che dovrebbe organizzare gli uffici ma non ne è capace, allora il problema non è il lavoro agile, ma l’incapacità di certi dirigenti. Invitiamo, pertanto, le colleghe e i colleghi a farci pervenire ulteriori segnalazioni così da farle avere all’amministrazione perché intervenga celermente. Visto che il lavoro agile è uno dei punti principali oggetto dell’attenzione dei nuovi e dei futuri assunti, bisognerebbe fare maggiore attenzione, prima che vadano via verso altri Enti.
Rispetto al piano dei fabbisogni di personale, l’Amministrazione ha chiarito che il documento va letto al netto della discussione sulle nuove famiglie professionali che deve ancora entrare nel vivo. In tal senso, si dovrebbe aprire una discussione che comprenda sia i passaggi verticali in deroga, previsti dal CCNL, sia sulla quarta area. Rispetto a quest’ultima, in particolare, abbiamo chiesto chiarezza sui criteri di accesso e sulle attività da svolgere, immaginando che ci sarà una corsa per farne parte e che proprio per questo occorre essere prudenti e chiari, per evitare di trasformare la quarta area in quella degli “amici degli amici”.
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La seconda parte dell’incontro ha riguardato svariati altri argomenti. In apertura, il vertice dell’INL ha confermato l’intenzione della Ministra di chiudere l’INL e trasformarlo in un dipartimento del Ministero. Ci è stato inoltre detto che il provvedimento dovrebbe essere parte di un decreto-legge sul lavoro cui il Ministero starebbe lavorando e che potrebbe essere emanato nel mese di febbraio. Nel ringraziare il direttore per le prime informazioni ufficiali ricevute sinora, abbiamo ricordato che aspettiamo che la Ministra del Lavoro si degni di incontrare le OO.SS. su un tema così rilevante, che riguarda l’assetto della vigilanza sul lavoro nel Paese, nella speranza s’intenda migliorarlo e non affossarlo definitivamente.
Abbiamo poi evidenziato la persistente situazione complessa della reperibilità presso l’ITL di Roma, chiedendo se siano state poste in essere azioni per garantire che questa sia svolta secondo quanto disposto dal CCNL. Ci è stato comunicato che c’è stato un incontro con il procuratore della Repubblica di Roma, all’interno del quale la procura avrebbe dichiarato di aver bisogno di una unità di personale impiegata in modo stabile presso la Procura (???!!!). Francamente, non ci sembra affatto che si stia andando nella direzione di regolamentare al meglio i rapporti con la Procura se addirittura quest’ultima ritiene di chiedere un ispettore a sua completa disposizione… Proprio per questo, abbiamo ribadito nuovamente la necessità di disciplinare la reperibilità con un accordo quadro, che valuti il coordinamento con gli altri soggetti competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, le modalità della reperibilità e le risorse stanziate a tale scopo, che non possono essere spiccioli.
Abbiamo chiesto a che punto siamo con la cd. una tantum riconosciuta dal DL Aiuti bis nell’ambito della vertenza sulla perequazione. Rispetto a questo, ci è stato ribadito che saremo convocati a breve, per poter definire il Decreto Direttoriale sulla base dei criteri che erano stati già oggetto di confronto nei mesi scorsi: le somme saranno pagate con i criteri dell’indennità di Amministrazione, quindi in relazione alla fascia economica, escluse le giornate in cui non è corrisposta la retribuzione.
Abbiamo poi chiesto se ci fossero novità sui seguenti punti, che erano stati oggetto di un nostro apposito comunicato:
Verrà emanato il Decreto Direttoriale che aumenta del 40% i rimborsi chilometrici?
A che punto sono le gare per il noleggio dei cellulari di servizio e quella per la banca dati “Leggi d’Italia”?
In proposito, ci è stato risposto che si è in attesa dell’approvazione del bilancio dell’INL, in ritardo in quanto il Ministero del Lavoro ha tardato a nominare il nuovo collegio dei revisori. Una volta che il bilancio dovrebbe finalmente essere approvato il DD che aumenta il rimborso chilometrico, procedere a riattivare l’abbonamento a “Leggi d’Italia”, mentre per quanto riguarda il noleggio dei cellulari di servizio saranno fornite indicazioni agli IIL per le procedure da adottare per il noleggio dei cellulari e per le schede sim.
Nessuna risposta abbiamo avuto, invece, riguardo alla segnalazione delle continue disfunzioni del programma “Smart”, smart solo di nome. Ci auguriamo si voglia intervenire al più presto, anche alla luce delle risorse finora impiegate per dare un’informatizzazione dignitosa e funzionale.
Roma, 7 febbraio 2023
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |