Sottoscritto nella giornata di ieri l’accordo integrativo stralcio sui criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita, al fine di conseguire una maggiore conciliazione dei tempi “vita-lavoro”.
L’accordo, di per sé, rappresenta un elemento estremamente importante in quanto, oltre a valorizzare le delegazioni sindacali degli uffici e le RSU, consente di conseguire l’inquadramento di più obiettivi strategici al centro delle rivendicazioni della FP CGIL:
Rappresenta -in Agenzia- il primo accordo sindacale a livello nazionale -non derivante dagli accordi sicurezza- sui criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita superando, di fatto, i limiti imposti attraverso il precedente atto unilaterale datoriale del 2011;
Sancisce il principio a livello nazionale -anche questa è una novità- della parificazione sul piano dell’importanza delle “esigenze di servizio” e delle esigenze “del personale”;
Consente la possibilità, agendo a livello di contrattazione integrativa di sede territoriale, di prevedere fasce di flessibilità oraria ulteriori rispetto a quelle previste nell’ufficio di appartenenza per favorire la conciliazione dei tempi “vita-lavoro” per i destinatari delle tutele connesse alla genitorialità, all’assistenza del familiare portatore di handicap ai sensi della Legge 104/1992, per coloro inseriti in progetti terapeutici di recupero da tossicodipendenza o alcolismo cronico o che si trovino in situazione di necessità connesse alla frequenza dei propri figli di asili nido, scuole materne e scuole primarie;
Valorizza, ai fini dei criteri per l’individuazione delle fasce temporali di flessibilità, la dimensione del centro urbano ove è ubicata la sede dell’amministrazione e le particolari situazioni ambientali e territoriali, dei collegamenti con il trasporto pubblico.
Sarà ora compito della contrattazione integrativa di sede territoriale declinare nelle singole realtà le migliori soluzioni a vantaggio delle lavoratrici e dei lavoratori, coerentemente alla domanda di conciliazione senza dover soggiacere a paletti dettati dall’Agenzia attraverso atti unilaterali.
FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini