“Un piano straordinario di assunzioni di dipendenti civili, pari a 9.000 unità, capace di ripianare la perdita di professionalità, in particolare nell’area tecnico/operativa e industriale”. Sono le richieste che i coordinatori nazionali Ministero della Difesa di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, Francesco Quinti, Roberto De Cesaris, Massimo Ferri, Franco Volpi e Carmela Cilento, avanzano al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel ribadire “l’esigenza di incontrare quanto prima il ministro”.
“Nonostante la riduzione a 20.000 unità da conseguire entro il 2024, alla fine dell’anno i dipendenti civili saranno appena 14.000 rendendo non rinviabile le iniziative di ripianamento dell’organico, unitamente al differimento degli effetti della legge 244/12 al 2030, come già approvato per il personale militare”, specificano, proseguendo: “Come è poi noto l’anno scorso, dopo 4 anni di assegnazione e promesse di stabilizzazione, sono state sottratte al personale civile risorse pari a 21 milioni di euro, finanziate dal bilancio della Difesa, per il parere del Mef contrario nonostante queste risorse siano necessarie a garantire la continuità delle attività rese a supporto dello strumento militare”.
“La Legge di Bilancio offre ora la possibilità di restituire al Ministero della Difesa i 21 milioni di euro sottratti al personale civile. La medesima urgenza è da attribuirsi al provvedimento che vuole determinare, dopo 20 anni, l’autonomia gestionale negli stipendi dell’Agenzia Industria Difesa: anche in questo caso è palese il rischio di compromettere attività preziose, attribuendo all’AID compiti inizialmente non previsti e in assenza delle necessarie risorse umane che neppure l’assegnazione improvvisa di personale militare delle ultime ore, potrà ripianare”, concludono i coordinatori.