LA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO NON CERTIFICA L’IPOTESI DI ACCORDO STRALCIO FRD 2022 PER UN ERRORE COMPIUTO SUL CALCOLO DELLE RISORSE ECONOMICHE RESE DISPONIBILI ALLA CONTRATTAZIONE.
È stata fatta pervenire ieri alle scriventi OO.SS., su disposizione del Presidente della Delegazione Trattante di Parte Pubblica, dr. Marchesi, una urgente convocazione delle parti – già stabilita per stamani, 17 novembre, alle ore 10.00 – con allegato il nuovo testo dell’ipotesi di accordo stralcio CCNI sul FRD e progressioni economiche anno 2022, rettificato dall’A.D. in ragione degli importanti rilievi avanzati dalla Ragioneria Generale dello Stato sul calcolo – evidentemente errato – delle risorse economiche rese disponibili alla contrattazione per l’anno in corso.
La predetta Ragioneria, attivando la procedura di controllo attribuita dall’articolo 40-bis del D.Lgs. n. 165/2001, ha esaminato l’ipotesi di accordo e le relative relazioni tecnica ed illustrativa, con riferimento agli istituti retributivi da finanziare con le complessive risorse del fondo risorse decentrate anno 2022 (euro 64.490.554,58), facendo presente che l’onere derivante dalle progressioni economiche orizzontali anno 2021, di cui all’articolo 31 del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo triennio 2021/2023 – pari ad euro 17.182.241,22 va posto a carico del predetto importo di euro 64.490.554,58.
Spesa rilevante, quest’ultima, che l’A.D. stante i rilievi avanzati dalla predetta Ragioneria non aveva considerato nell’ambito della somma economica resa complessivamente disponibile alla contrattazione del FRD 2022. Di conseguenza, le risorse economiche rese disponibili per i trattamenti accessori disciplinati nell’ipotesi di accordo in esame ammontano ora complessivamente ad euro 47.308.313,36, al netto, quindi, dell’onere relativo alle progressioni fatte nel 2021, che ammonta come detto ad euro 17.182.241,22.
Una disattenzione grave, a nostro giudizio, che rischia seriamente di ritardare o peggio compromettere l’iter di approvazione/certificazione dell’ipotesi di accordo stralcio FRD 2022 e le progressioni economiche orizzontali avviate mediante il vecchio ordinamento, con tutte le conseguenze del caso per le lavoratrici e i lavoratori civili della difesa che, se del caso, saremo pronti a tutelare in tutte le sedi.
Il presidente della delegazione di parte pubblica propone di recuperare quei 17 milioni e più ora mancanti nell’ambito del nuovo testo di accordo inviato ieri alle organizzazioni sindacali, andando a ridurre alcune voci di spesa lordo Stato, come di seguito ipotizzato:
– la quota destinata ad AID, tagliata di € 664.565,65;
– PPL, turni e reperibilità, complessivamente ridotti di € 6.436.859,60, sostenendo che le prestazioni per il 1° semestre 2022 sono state già liquidate grazie a residui anni precedenti;
– le PPOO tagliate di € 500.000,00;
– la performance organizzativa ridotta di € 4Milioni;
– la performance individuale tagliata di € 3Milioni;
– la maggiorazione 1^ Area ridotta di € 375.000,00 (per mantenere l’importo in linea con la performance organizzativa);
– il FUS tagliata di € 1.637.715,98.
Al netto del forte e insostenibile decremento che si vorrebbe imporre ai lavoratori di AID, sono tagli fatti senza alcun criterio logico, a nostro giudizio, perché le somme economiche ottenute dall’A.D. sono state prodotte con l’applicazione di percentuali di riduzione assolutamente disomogenee tra di loro, ovvero a vantaggio di alcuni e a scapito di altri, che in parte violano anche il CCNI tuttora vigente.
Tra poco si terrà la riunione, vedremo se la delegazione di parte pubblica recepirà le nostre proposte o meno, come sempre serie ed equilibrate.
Vi terremo come sempre tempestivamente informati.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi