Alla cortese attenzione delle Strutture
del Ministero dell’economia e delle finanze
Oggetto: Criticità delle condizioni di lavoro del personale PNRR
Ormai da molti mesi la FP CGIL riceve segnalazioni sulle numerose criticità nella gestione del lavoro all’interno di alcune strutture della Ragioneria generale dello Stato legate all’attuazione del PNRR, con particolare riferimento al Servizio centrale.
La struttura in questione è popolata per la maggior parte, anche se non esclusivamente, da personale di recente assunzione, con contratti a tempo determinato, la cui stabilizzazione è ad oggi legislativamente rimandata al 2027, a seguito del superamento di un colloquio dalle modalità, allo stato attuale, totalmente indeterminate.
La condizione di precarietà del personale, nonostante l’impegno dell’Amministrazione a scorrere le graduatorie fino al quasi esaurimento, ha portato all’accettazione dell’incarico di sole 67 unità a fronte delle 80 previste con il medesimo concorso.
In particolare, in meno di un anno, al SEC 11 unità hanno dato le dimissioni e altre 7 sono in attesa di dimettersi in quanto vincitori di altri concorsi, e ciò a fronte di una mole di lavoro esponenzialmente in crescita.
Inevitabilmente, la situazione complessiva si riflette sulla qualità del benessere organizzativo dei lavoratori e delle lavoratrici della struttura in questione, che lamentano l’inesigibilità di tutti gli strumenti di conciliazione vita-lavoro.
In particolare, sono stati segnalati alla FP CGIL:
un eccesso di straordinari, anche oltre i limiti contrattualmente previsti dai CCNL vigenti;
l’uso degli straordinari come ordinario metodo di programmazione del lavoro;
la mancata liquidazione di una cospicua parte delle ore di straordinario effettuate;
la difficoltà a fruire dei permessi o dei riposi compensativi;
la difficoltà a gestire le scadenze e il carico di lavoro in generale;
la difficoltà a pianificare adeguati periodi di ferie;
la prassi di dover sospendere o interrompere le ferie con scarsissimo preavviso;
la richiesta di una reperibilità indefinita e non retribuita;
forme di demansionamento.
Di fatto, le lavoratrici ed i lavoratori del Servizio centrale, che quotidianamente lavorano alla realizzazione del PNRR, si trovano paradossalmente ad operare in un contesto che sempre più rappresenta la negazione di quel paese moderno ed inclusivo che lo stesso PNRR dovrebbe contribuire a creare.
Alla narrazione di un PNRR che si pone l’obiettivo di dare vita ad una crescita inclusiva, che riduca i divari generazionali e di genere, che punti sull’educazione e la formazione, che investa in capitale umano come strumento per migliorare la qualità del lavoro e quindi aumentare la produttività del paese, si contrappone una realtà lavorativa precaria e incerta, l’incapacità di valorizzare appieno le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori, l’aumento della quantità di ore lavorate come unico metodo di programmazione delle attività.
Non ci stupisce, come Organizzazione Sindacale, che proprio in una struttura contraddistinta da un elevato tasso di personale precario siano imposti ritmi di lavoro insostenibili e la compressione sistematica dei diritti, anche grazie al facile spauracchio del mancato rinnovo del contratto.
A fronte di condizioni di lavoro che vanno via via deteriorandosi, si riscontra uno scarso impegno politico del MEF ad accelerare il percorso di stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari in servizio presso il Servizio centrale (nonché presso l’Unità di missione NG-EU e l’Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’UE – IGRUE).
Inoltre, già in questa fase, alla Scrivente risulta che il numero di consulenti esterni superi di gran lunga quello dei dipendenti del MEF impegnato nelle citate Strutture; come a sancire la carenza di organici e, al tempo stesso, uno svilimento delle professionalità oggi direttamente assunte presso il Ministero.
Come FP CGIL, riteniamo che questo approccio sia svilente nei confronti delle professionalità che già prestano regolare servizio presso il Ministero.
Tanto premesso, la FP CGIL – nel manifestare la propria piena solidarietà al personale precario di questa e di tutte le altre Amministrazioni – chiede al MEF di:
riconoscere con gli idonei strumenti, anche remunerativi, l’apporto e la reperibilità;
avviare i percorsi necessari alla stabilizzazione di tutti contratti a tempo determinato e l’avvio di un piano assunzionale straordinario;
vigilare sul rispetto dei diritti previsti da leggi e contratti;
tutelare il benessere psico-fisico dei propri dipendenti;
Avviare una campagna di sensibilizzazione in merito agli Istituti contenuti nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Funzioni Centrali che coinvolga il personale Dirigente e non dirigente di questa Amministrazione.
Rendendosi disponibili ad esaminare congiuntamente quanto riportato si porgono distinti saluti.
FP CGIL Nazionale Daniele Gamberini |
FP CGIL Roma Lazio Francesca Valentini |
Il Comitato degli Iscritti MEF – XX Settembre |