Il 31 ottobre è proseguita la discussione al tavolo nazionale sulle famiglie professionali, che dovrà costituire l’ossatura su cui costruire i successivi profili di ruolo dell’ INL.
In premessa, abbiamo dato atto all’Amministrazione di un importante passo in avanti rispetto alla precedente bozza, in quanto – su sollecitazione unanime di parte sindacale – sono state ora introdotte due famiglie professionali: una per gli ispettori del lavoro e un’altra per gli ispettori tecnici del lavoro. Questo è di certo un passo in avanti molto importante, per sgombrare il campo da possibili equivoci sulle competenze del personale ispettivo, anche alla luce delle novità introdotte dal DL 146/2021. A proposito del concorso da ispettori tecnici in svolgimento, l’Amministrazione – su nostra esplicita richiesta – ci ha comunicato che la prova suppletiva si è svolta nei giorni scorsi e che la commissione sta nel frattempo lavorando alla valutazione dei titoli così da poter arrivare in tempi rapidi alla conclusione del concorso.
A parte questo, però, continuiamo a registrare dei punti di criticità molto rilevanti: ci sembra che persista la “confusione” tra gli attuali profili professionali e le future famiglie e questo non giova a nessuno. Abbiamo, pertanto, ribadito la nostra richiesta di andare verso famiglie professionali più omogenee nella definizione delle relative competenze, che possano poi essere sviluppate in coerenti profili di ruolo.
La bozza presentata,inoltre, si limita a rimandare la discussione più specifica riguardo all’area delle elevate professionalità una volta che sia avviata la revisione del modello organizzativo dell’INL: in linea teorica potremmo anche essere d’accordo, peccato che non si preveda nemmeno una data di avvio di questa discussione, così che tale previsione rischi di divenire una petizione di principio.
Abbiamo, pertanto, richiesto che vi siano scadenze temporali più precise.
Nulla è indicato neppure in merito alle progressioni verticali in deroga, se non un generico riferimento all’art. 18 del CCNL, che è la norma che le prevede: troppo poco, per poterle rendere operative. Ci è stato obiettato che i conti per stabilire in concreto i numeri delle progressioni li deve fare il MEF e INL li sta ancora aspettando ma, considerato che l’art.18 delCCNL indica già i parametri di riferimento per tale calcolo e che questi sono pienamente nella disponibilità di INL, l’Amministrazione è in grado di indicarci almeno in linea di massima le percentuali di passaggi verticali ipotizzabili. Abbiamo chiesto, quindi, di avere contezza di questi valori.
Infine,la bozza presentata non fa alcuna menzione della possibilità di attuare dei passaggi di profilo. Anche questo non va bene, considerato che il nuovo ordinamento dovrebbe facilitare anche la mobilità orizzontale tra profili, oltre a quella verticale tra le aree, e considerato altresì che di recente la “procedura”per il cambio di profilo riguardante alcuni ispettori che erano stati adibiti ad attività amministrative è stata congelata dall’ INL proprio in vista del nuovo ordinamento professionale oggi in discussione. È perciò essenziale che il tavolo nazionale stabilisca finalmente criteri chiari e trasparenti che possono determinare passaggi volontari tra i vari profili e le famiglie,così da sanare anche questa situazione che si trascina avanti da anni.
Chiediamo quindi all’ Amministrazione di fare chiarezza sui punti sopraindicati, essenziali per poter avere un quadro di riferimento più chiaro.
Roma, 31 ottobre 2022
Coordinatore nazionale FPCGIL–INL
Matteo Ariano