Sottoscritto oggi a Bruxelles, nell’ambito del Comitato di dialogo sociale europeo delle amministrazioni centrali, un accordo importante per assicurare diritti alle lavoratrici e ai lavoratori di tutta Europa interessati da processi di digitalizzazione delle attività lavorative.
L’accordo, sottoscritto da rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro delle amministrazioni centrali della UE, é stato trasmesso alla Commissione perché lo recepisca in una direttiva che impegni gli stati membri al rispetto del diritto alla disconnessione e contro lo sfruttamento intensivo delle prestazioni, anche in rapporto all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, garantendo la tutela dei lavoratori attraverso la contrattazione collettiva.
In Italia i recenti contratti collettivi sul lavoro a distanza rappresentano già un punto più avanzato in questa direzione. Ora puntiamo a fare altrettanto sul tema della tutela dei segnalatori di comportamenti corruttori e di illeciti nelle amministrazioni pubbliche.
A margine dell’accordo sulla digitalizzazione si è infatti stabilito un percorso analogo per condividere nel comitato per il dialogo sociale europeo per le amministrazioni centrali dello stato una dichiarazione congiunta per l’attuazione della direttiva europea sulla protezione degli informatori che indica la necessità di individuare i canali di comunicazione dei whistleblowing e il sistema di tutele loro dedicato attraverso la contrattazione collettiva.