FP CGIL – Carcere di Enna – dopo il suicidio del sostituto commissario, la condotta antisindacale e il comportamento scorretto nei confronti dei dipendenti, arriva la protesta dei detenuti per la mancanza dell’acqua calda. Manna: “non comprendiamo come il DAP non abbia avvicendato i vertici Ennesi, temiamo che si possano generare altri eventi critici, se non drammatici, chiederemo al Presidente Renoldi l’invio degli Ispettori Ministeriali”.
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Enna, 24 agosto 2022 – la FP CGIL interviene sul Carcere Ennese per tutela dei diretti dei lavoratori.
A parlare è Concetta Basile Segretaria Regionale FP CGIL per la Sicilia e Alfio Giurato FP CGIL Sicilia per la Polizia Penitenziaria che esprime solidarietà e forti perplessità sul modus operandi dei vertici del Carcere di Enna.
Non auspichiamo più nulla, abbiamo il timore che sarà quest’ultimo mese d’estate possa essere molto caldo, temiamo fortemente per incolumità di lavoratrici e lavoratori, non è accettabile lasciare una struttura senza acqua calda, non consentire alle Poliziotte e i Poliziotti di potersi fare almeno una doccia, per non parlare dei ristretti che stanno creando disordini per la mancata possibilità di curare l’igiene personale – continua Giurato
Poca attenzione ai diritti dei lavori è emersa nella struttura di Enna, siamo già ricorsi in giudizio invocando l’art.28 dello statuto dei lavoratori contro la direzione di Enna, dopo che la stessa ha rimosso un rappresentante dei Lavoratori senza il nulla osta dell’Organizzazione Sindacale, comportamento inaccettabile. Urgono immediati interventi che tutelino concretamente i rappresentanti sindacali della Polizia Penitenziaria, – aggiunge Mirko Manna FP CGIL Nazionale – Abbiamo già diffidato l’Autorità dirigente in più occasioni per la sua condotta poco trasparente, contestualmente. Alla Provveditrice Calandrino, chiederemo di farsi carico di interventi concreti sul territorio Siculo, temiamo che nella sede di Enna vi siano tutti i presupposti di un disastro annunciato che, oltre a ledere i diritti delle Poliziotte e Poliziotti Penitenziari, mette a rischio la sicurezza dei cittadini.
Auspichiamo che il Capo del Dap Renoldi e il Direttore Generale del Personale Parisi, intervengano per far chiarezza ed inviino gli ispettori Ministeriali, auspicando che non restino silenti davanti ad un comportamento poco trasparente che deve essere chiarito dai vertici Ennesi.
La FP CGIL non si fermerà nella sua azione di tutela delle Lavoratrici e dei Lavoratori della Giustizia.