Nei giorni scorsi – al tavolo nazionale – ci siamo opposti alla proposta di aumento dell’indennità di reperibilità nell’ambito della discussione sul FRD 2021, evidenziando che l’argomento in esame merita una discussione a parte, non potendo essere derubricato a mera questione economica.
Nelle scorse settimane – per iniziativa di questa sigla – una parte dei coordinatori nazionali delle varie sigle ha partecipato alla discussione sul punto con la dirigenza dell’Ispettorato di Roma, considerando il tema non meramente locale.
Diverse sono le questioni che abbiamo posto in quella sede, riproposte poi al tavolo nazionale e che ripresentiamo qui, perché tutti i lavoratori possano averne contezza.
Come FP CGIL riteniamo fondamentale combattere il fenomeno degli infortuni e delle morti di lavoro. Per questo, si possono usare tutti gli strumenti che il CCNL pone a disposizione, ma occorre farlo nel modo giusto: anzitutto, il fatto che sia stato stipulato un protocollo d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma e che di questo non siano state informate le OO.SS. nazionali è per noi un vulnus che va sanato, almeno inviando una copia del protocollo siglato per conoscerne il contenuto.
In secondo luogo, occorre capire se la portata di quanto è stato previsto per l’ispettorato di Roma possa successivamente valere anche per il resto d’Italia e in che misura. Quello che ci risulta stia accadendo nell’unica sede dove la reperibilità è partita pone una serie di problemi tuttora irrisolti, che meritano tutta l’attenzione del tavolo nazionale:
– mancanza di strumentazione (la reperibilità viene effettuata usando i mezzi messi a disposizione dai lavoratori, come i loro telefoni cellulari e le loro auto);
– mancanza di un coordinamento con l’ASL, per capire “chi interviene, quando e per far cosa”;
– mancanza di chiarezza con la Procura, per specificare bene quali siano i casi rispetto ai quali si viene chiamati e continuare a garantire l’autonomia di INL rispetto ad altri Enti;
– mancanza di personale, considerata la necessaria presenza di un numero adeguato di ispettori tecnici (ad esempio, ora che si è in periodo festivo che si fa a Roma? Non vorremmo che a qualcuno venga la “felice” idea di revocare ferie già autorizzate …);
– mancanza di una formazione operativa adeguata (per intenderci, per casi simili occorrerebbe spiegare cosa fare in concreto, magari anche attraverso apposite simulazioni);
– mancanza di risorse adeguate, considerato che il CCNL prevede – non da oggi – che l’indennità di reperibilità sia finanziata con risorse stabili del FRD. Ora, se s’intende pagare in modo serio l’impegno del personale coinvolto, è evidente che occorre andare oltre la cifra base prevista dal CCNL, ma non si può – al tempo stesso – con questo depauperare il Fondo di tutti i lavoratori e, pertanto, occorre individuare ulteriori risorse per remunerare il lavoro svolto in quel frangente.
Proprio per questo, torniamo a proporre nuovamente la necessità e l’urgenza di affrontare la questione al tavolo nazionale, per definire le “regole d’ingaggio” e capire come superare i problemi sopra indicati. La mancanza di un confronto preventivo con le OO.SS. rischia, nel frattempo, di creare storture pericolose. Invitiamo, ad esempio, a vigilare sul rispetto dei riposi giornalieri dei lavoratori coinvolti, per evitare di arrivare un domani al paradosso di dover sanzionare sé stessi …
Roma, 7 luglio 2022
FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |