In data odierna abbiamo finalmente raggiunto l’accordo per la ripartizione del Fondo Risorse Decentrate 2022, dopo una trattativa piuttosto complicata, ma che alla fine ha raggiunto gli obiettivi prefissati.
Questi i contenuti principali dell’accordo:
Stanziati 29 milioni di euro per le turnazioni e la reperibilità dei lavoratori. L’accordo su questo punto ricalca nei criteri le modalità già previste nell’intesa relativa al 2021;
si mantiene, con i medesimi criteri di assegnazione del 2021, l’importo di 3.606.123 euro per le posizioni organizzative di Area terza;
si conferma l’importo di 19 milioni di euro per i progetti nazionali di apertura prolungata e produttività ed efficienza;
si stanzia un importo pari a 3 milioni di euro da assegnare alle posizioni di specifica responsabilità in Seconda Area. Al riguardo i criteri saranno definiti con un successivo protocollo di intesa;
si impegnano 600mila euro da destinare agli Uffici gravati da carichi straordinari conseguenti ai processi di riorganizzazione;
si impegnano 9 milioni di euro da destinare alle progressioni economiche interne alle aree. Con un affidamento con l’Amministrazione per proseguire il processo su base triennale.
Come potete verificare si tratta di un importante passo in avanti poiché l’accordo recepisce alcune innovazioni derivanti dal nuovo CCNL, sia riconoscendo le funzioni di responsabilità svolte dai lavoratori di Seconda Area che riavviando le procedure per le progressioni economiche. Adesso l’accordo inizia il faticoso iter di recepimento degli organi di controllo, non appena sarà disponibile il testo sarà nostra cura inviarvelo.
Il Segretario Generale non ritira la Circolare 25: la risposta è la mobilitazione.
Con un ulteriore atto di arroganza il Segretario Generale del MIC si è rifiutato di aderire alla nostra proposta di azzerare gli effetti della Circolare 25, che, come è noto, dispone dal primo luglio la riduzione ad un solo giorno a settimana della possibilità di svolgere il lavoro a distanza. Motivandolo con gli effetti della scarsità del personale nel periodo estivo a causa delle ferie dei lavoratori. Un comportamento in evidente contrasto con le norme contrattuali, che prevedono che durante il confronto nessuna delle parti possa assumere iniziative unilaterali e che di fatto sospende ogni possibilità di accordo su questa delicata materia, considerato che non può esistere la possibilità di regolamentare questa forma di lavoro in applicazione delle norme contenute nel nuovo CCNL in presenza di atti che sostanzialmente negano questo diritto. Un comportamento basato su motivazioni pretestuose e figlie di un pregiudizio ideologico che si pone in aperto contrasto con la visione strategica che il nuovo Contratto Nazionale assegna alle forme di lavoro a distanza. Per il quale non ci può essere altra risposta che l’avvio della mobilitazione nazionale dei lavoratori assommandosi ad altre concause, quali i ritardi inaccettabili rispetto all’attuazione dei piani assunzionali e la vicenda dell’attuazione del PNRR, con le sue conseguenze nei termini di aumento esponenziale dei carichi di lavoro per i lavoratori coinvolti. Decideremo entro questa settimana le iniziative concrete di mobilitazione da assumere unitariamente per fornire la giusta risposta a problematiche che rivelano un atteggiamento di forte indifferenza da parte della Direzione politica del Ministero di fronte alla grave situazione vissuta nei luoghi di lavoro e verso i diritti riconosciuti dei lavoratori.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC