Il 30 giugno, oramai vicino, segna la scadenza per l’attuale disciplina ministeriale del lavoro agile e, con essa, anche il trattamento di maggior tutela previsto dalla normativa generale per le situazioni di fragilità. Dopo diverse sollecitazioni avanzate dalla FP CGIL, l’Amministrazione ha finalmente convocato le Organizzazioni sindacali per la mattinata del 21 giugno per l’aggiornamento delle indicazioni operative in materia di lavoro agile per tutte le Strutture centrali e territoriali del Ministero. Non sappiamo quale proposta verrà avanzata e formalizzata in quella occasione dall’Amministrazione , ma la posizione della FP CGIL è chiara: la disciplina attuale deve rappresentare un punto di partenza da sviluppare e non, come sostiene qualcuno , un punto di dal quale magari arretrare.
Occorre garantire alle colleghe e ai colleghi continuità nella possibilità di fruire di questa modalità di lavoro e, al tempo stesso, rendere fluido e integrato nell’organizzazione del lavoro quanto previsto dal nuovo CCNL: un ventaglio di opzioni ad adesione volontaria del dipendente che prende il nome di “forme di lavoro a distanza” che vanno dal lavoro agile al le forme di lavoro da remoto (telelavoro, co working).
Tuttavia, sappiamo che nonostante gli ottimi risultati raggiunti in questo periodo di emergenza pandemica in larghi settori del Ministero c’è stato un “ rifiuto culturale ” all’adozione di queste modalità di lavoro.
Per questa ragione, lungo tutto il percorso che dovrà portarci al raggiungimento dell’obiettivo, chiediamo il sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori.
Raccontaci la tua esperienza!
Lasciati coinvolgere: scrivici a mef@fpcgil.net
FP CGIL Nazionale – MEF
Daniele Gamberini