MIC – Comunicato incontro del 15 giugno

15 Giugno 2022

Incontro del 15 giugno: spiragli sul Fondo Risorse Decentrate 2022, ancora in bilico il Protocollo di Intesa sulla regolamentazione del lavoro a distanza.

Il tavolo nazionale ha oggi affrontato due temi complessi e delicati. Il primo riguarda l’accordo di ripartizione del Fondo risorse decentrate 2022 ed il secondo il Protocollo di intesa sul lavoro a distanza.

Una riunione in verità partita male e che poteva finire anche peggio.

Per quanto riguarda la discussione sul Fondo non possiamo non rilevare un comportamento della controparte francamente sconcertante, visto che in prima battuta ci ha presentato una ipotesi di accordo del tutto identica alla proposta precedente e che noi avevamo già rigettato. Probabilmente sperando di cogliere qualche divisione nel fronte sindacale e motivando questa scelta rispetto alla impossibilità di concretizzare alcune poste particolarmente rilevanti, quali quelli riferiti alla previsione di un importo per le progressioni economiche e le risorse da destinare alle posizioni di responsabilità (leggasi posizioni organizzative) da destinare all’Area seconda. Per quanto riguarda le progressioni economiche la motivazione è riferita alla mancanza di un sistema di valutazione serio e di conseguenza nella difficoltà di applicare il criterio previsto dal nuovo CCNL che, ricordiamolo, peserà per il 40% nella determinazione dei punteggi utili ai passaggi economici. Per le posizioni di seconda Area invece si è richiamata la necessità di applicazione a seguito dell’introduzione del nuovo ordinamento professionale. Noi abbiamo semplicemente ritenuto non ricevibili queste osservazioni: da tempo ormai sollecitiamo inutilmente la revisione del sistema di valutazione ufficialmente adottato nel MIC per poterlo adeguatamente inserire nella contrattazione integrativa e comunque, a nostro avviso, il concetto di valutazione riportato come criterio nel CCNL non è quello declinato dal sistema brunettiano della performance ed in ogni caso siamo pronti e disponibili al confronto per definire un sistem realmente legato agli indicatori di produttività individuale e collettiva. Mentre le posizioni di responsabilità in seconda area si possono applicare da subito in quanto si riferiscono ad attività effettivamente svolte dai lavoratori che sono ricomprese anche nell’attuale ordinamento professionale.

A fronte della sollevazione comune di tutto il tavolo sindacale l’Amministrazione ha fatto marcia indietro ed ha presentato una proposta di ripartizione che ha previsto un importo di 9 milioni di euro da destinare alle progressioni economiche e 3 milioni di euro alle posizioni di responsabilità di seconda area. Una proposta che abbiamo ritenuto soddisfacente dal punto di vista della ripartizione delle risorse, ma ci siamo riservati un ulteriore approfondimento rispetto alla declinazione dell’accordo in tutti i punti previsti. Per tale motivo ci siamo aggiornati a lunedì 20 giugno mattina ed in quella data probabilmente andremo a siglare l’accordo, in modo tale da lasciare il tempo necessario al faticoso e lungo confronto con gli organi di controllo e con l’obiettivo di mantenere la retribuzione entro l’anno finanziario.

Sulla regolamentazione del lavoro a distanza purtroppo la situazione del confronto è risultata assai complicata per effetto dell’emanazione della Circolare 25 del Segretario Generale che, come è noto, ha disposto, con decorrenza il prossimo primo luglio, il rientro di tutti i lavoratori in presenza per quattro giorni a settimana. L’amministrazione ha presentato una proposta che noi comunque riteniamo essere una buona base di partenza poiché tende a regolamentare tutti gli istituti previsti contrattualmente, non solo il lavoro agile ma anche il telelavoro domiciliare ed il coworking. Peccato che la proposta presentata non tiene conto di un principio fondamentale, ovvero che questa materia non può essere definita in presenza di atti unilaterali che dispongono una soglia massima per queste modalità di lavoro. A fronte della richiesta pregiudiziale di ritiro della Circolare 25 la parte pubblica ha ammesso di non avere alcun mandato su questo, con la conseguenza che il confronto sui singoli punti del Protocollo si è fermato in attesa di conoscere le determinazioni del Segretario Generale sul destino del suo atto unilaterale. Sapremo di questo probabilmente lunedì prossimo, ma è del tutto chiaro che l’assenza di rinuncia ad atti unilaterali su questa delicata materia comporterà l’immediato avvio unitario della mobilitazione dei lavoratori, così come peraltro abbiamo annunciato allo stesso Segretario Generale ed al Ministro nella nota unitaria del 8 giugno scorso. In ogni caso nei prossimi giorni noi procederemo insieme a CISL e UIL a valutare le modifiche da apportare al Protocollo, in modo da rendere gli istituti previsti fruibili e coerenti con il quadro contrattuale di riferimento. Con la speranza che prevalga il buon senso e che si possano cogliere al meglio le opportunità che questa nuove modalità di lavoro offrono ai processi di innovazione organizzativa.

Notizie sulle assunzioni prossime.

Per quanto riguarda l’assunzione dei 1052 AFAV ci è stato comunicato che sono in corso le verifiche sulla graduatoria pubblicata a seguito di segnalazioni inerenti il mancato riconoscimento di titoli di preferenza e quindi si andrà ad una riformulazione della stessa. Nel contempo, come è noto, sono state pubblicati sul sito Formez gli elenchi delle sedi destinatarie dei vincitori. Di conseguenza rispetto ai tempi previsti si teme un ulteriore rinvio della presa servizio di questi lavoratori, la cui tempistica dovrebbe essere breve e non scavallare l’estate, almeno così ci è stato assicurato dall’amministrazione. Il procedimento è comunque ancora in capo a Formez ed anche su un applicativo della stessa società si indirizzeranno le scelte preferenziali delle sedi da parte dei vincitori.

Al momento è tutto, seguiranno aggiornamenti tempestivi.

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC

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