La Camera, nella seduta del 24 di maggio, ha approvato il testo di delega proposto dall’VIII Commissione che, nei prossimi giorni, tornerà in Senato per una ratifica che non dovrebbe apportare ulteriori correzioni.
Il testo definisce una griglia di 31 criteri di delega che il governo dovrà rispettare nella stesura del nuovo Codice.
Un quadro legislativo che, come sappiamo, dovrà regolare il settore dei Servizi, dei lavori e delle forniture della pubblica amministrazione.
Gli ultimi aspetti peculiari della delega sono:
• il rafforzamento dell’Anac nella funzione di vigilanza del sistema degli appalti pubblici e il supporto alle stazioni appaltanti;
• il rafforzamento, attraverso l’obbligatorietà, delle clausole sociali per tutelare l’occupazione nei cambi d’appalto;
• la riduzione e la qualificazione delle stazioni appaltanti;
• la riduzione dei livelli di progettazione;
• il freno alle procedure relative all’appalto integrato;
• la revisione dei prezzi da inserire obbligatoriamente nei bandi di gara;
• maggiori tutele per le micro e piccole imprese al fine di partecipare agli appalti.
FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini
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