Al Capo del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Pres. Carlo RENOLDI
ROMA
E, per conoscenza;
Alla Ministra della Giustizia
On.le Marta CARTABIA
ROMA
Al Direttore Generale
del Personale e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
ROMA
All’Ufficio Relazioni Sindacali
con il Pubblico del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
ROMA
OGGETTO: Concorso INTERNO per 691 posti (606 uomini, 85 donne) per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo maschile e femminile di Vice Ispettori Polizia Penitenziaria.
Preg.mo Presidente,
mai come in questo particolare momento storico sia il Ministero della Giustizia, sia il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per lo meno nei suoi vertici apicali, può vantarsi di avere “ luminari nella materia Costituzionale”. Sembrerebbe però che al D.A.P., quando si tratta di efficienza, di buon andamento, di trasparenza e d’imparzialità nell’azione amministrativa, “la luce” si spegne e si inizi a brancolare nel buio.
Per opportunità, Le rappresentiamo il caso in oggetto quale emblema che riteniamo “conclami” quello che, ormai da anni, la FP CGIL Polizia Penitenziaria ha denunzia, ovvero, la totale assenza di progettualità.
Ma procediamo per ordine.
Nella speranza di non aver tralasciato nulla, verrebbe quasi da dire che tutto rientri nella normalità delle procedure salvo alcuni particolari che, come al solito, rendono o hanno reso la nostra amministrazione soccombente negli innumerevoli procedimenti amministrativi impugnati dai propri dipendenti, ovvero, quelli concernenti la salvaguardia degli interessi legittimi o soggettivi dei lavoratori senza i quali è impossibile raggiungere qualsiasi obbiettivo.
A tal proposito, nonostante manchi poco più di un mese alla partenza del corso, che ricordiamo sembrerebbe essere il 16 maggio p.v, ai vincitori del concorso de quo, così come alle organizzazioni sindacali non è ancora dato sapere alcune informazioni, come ad esempio:
Inoltre, viene legittimo chiederLe se l’art.97 della Costituzione è ancora valido oppure se al D.A.P. abbiano solo in mente l’art.27 comma 3 e le persone a cui viene applicato?
Alla luce di quanto sopra Le chiediamo un urgentissimo incontro con le OO.SS. Nazionali al fine di dirimere i dubbi e di dare, quanto meno, una parvenza di progettualità e di rispetto per le legittime aspettative delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria vincitori del su citato concorso.
Si resta in attesa di cortese quanto celere riscontro, porgendoLe deferenti saluti.