Manifestazione nazionale venerdì 4 marzo delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inl e dell’Anpal a Roma di fronte alla sede del Ministero del lavoro, in via Molise angolo via Veneto, dalle ore 10.30 alle 13 e sciopero nazionale dei dipendenti dei due enti interessati posticipato al 18 marzo dopo i rilievi posti della Commissione di garanzia per il diritto di sciopero. A farlo sapere sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi nel ricordare le ragioni della protesta, ovvero la questione del mancato adeguamento dell’indennità di amministrazione per l’Ispettorato nazionale del lavoro e per l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.
Mentre cresce di giorno in giorno la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di questi due enti, osservano i sindacati, “è assordante il silenzio delle amministrazioni interessate e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali”. Le organizzazioni sindacali puntano il dito contro “la gravissima e inaudita esclusione del personale dell’Inl e di Anpal dall’armonizzazione delle indennità di amministrazione, per effetto della quale un dipendente di queste du agenzie strumentali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non riceverà gli aumenti previsti dalla bozza di Dpcm, che vanno da 1.500 a 2.500 euro lordi annui”.
Nel frattempo continua il percorso di mobilitazione, attraverso un fitto calendario quotidiano di assemblee in tutti i luoghi di lavoro, parallelamente alla pressione attraverso operazioni mail bombing noi confronti delle due agenzie, del Ministero del lavoro, così come verso il Parlamento, nello specifico i parlamentari delle commissioni lavoro di Camera e Senato per chiedere un intervento risolutivo. “Non ci fermeremo fino al raggiungimento del risultato: andremo avanti fino a quando non otterremo l’armonizzazione delle indennità di amministrazione”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp, Confintesa Fp, Confsal Unsa e Usb Pi.